L'intervista del direttore Demuru

Aldo Addis: la cultura per prima nel suo programma

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  Prima esperienza politica per Aldo Addis. Sino a qualche anno fa si pensava che il digitale potesse far sprofondare in una crisi senza via d’uscita il libro, invece il cartaceo resiste al mondo tecnologico ed anzi rilancia proposte. 

  Candidato PD, libraio di Sassari, Addis vuol immediatamente mettere in chiaro il suo punto di vista: “Sto notando uno sgretolamento della cultura. Ho accettato di candidarmi per rappresentare proprio il mondo della stessa cultura e quando mi è stato proposto non mi sono certo tirato indietro. In merito ci sono tantissime criticità che sviliscono anche la mia professione. Vi sono idee che spesso non vanno a buon fine perchè si scontrano con leggi obsolete che ostacolano i percorsi”.

  Quindi Addis, vicepresidente dell’Associazione librai italiani è anche fondatore e presidente di Liberos e dirige la scuola librai italiani, spiega: “C’è assoluta necessità di avere politiche ferme, legate alla cultura. Attualmente c’è il ministro Gennaro Sangiuliano che ha letteralmente ridimensionato alcuni provvedimenti, primo fra tutti quello che consentiva ai giovani sino ai 18 anni di avere la possibilità di potersi arricchire culturalmente. Poi le sovvenzioni verso le attività come la mia sono andate a morire nel corso del tempo e ci troviamo in crescente difficoltà. Il mio punto di vista è che in questo momento la destra sta continuando a colpire il nostro settore e cercherò in tutti i modi, se verrò eletto, di battermi per evitare che continui questo scempio”.