Il minimo comune denominatore è la qualità. Le produzioni, la
tradizione e le attività di un territorio che ha eccellenze
esportabili anche fuori dall'isola. La tre giorni della vetrina di
promozione dell'agroalimentare e artigianato organizzata
dall'associazione Prendas de Ittiri aprirà i battenti per la
tredicesima volta venerdì 27 aprile alle ore 18. Verranno inaugurati
gli stand che espongono i “gioielli” della produzione agroalimentare,
dall'olio al pane passando per vino, carciofi, salumi, miele e dolci,
e i “gioielli” della produzione artigianale, dalla lavorazione della
trachite a quella dei tessuti, dall'oreficeria alla lavorazione dei
metalli. Mostre e laboratori completeranno il percorso.
La macchina organizzativa sta mettendo a punto gli ultimi dettagli di
un ricco programma, perché la formula di “Prendas de Ittiri” va oltre
la tradizionale sagra, va oltre la vetrina e l'esposizione con
degustazione dei prodotti, perché vuole anche raccontare il
territorio.
Nell'ambito di “Caseifici aperti 2018” da segnalare sabato mattina
alle 9.30 le visite guidate (su prenotazione) al Caseificio Lait, che
ha messo insieme 400 allevatori e rappresenta l'azienda più importante
per numero di dipendenti e fatturato di tutto il comune. Il caseificio
Lait fa parte del consorzio di tutela del pecorino romano.
Per tutti e tre i giorni sarà poi possibile visitare la Biblioteca
provinciale francescana di San Pietro in Silki, ospitata in un
edificio settecentesco adiacente al Convento Francescano di Ittiri.
Le
sue collezioni superano i 60.000 volumi, tra cui molti libri antichi e
di pregio: un incunabolo (il Confutatorium errorum contra claves
ecclesie nuper editorum di Petrus de Ximenes de Prexano datato 1478
nell’explicit, rilegato all'interno di una Cinquecentina), 114
edizioni del XVI secolo, 378 edizioni del XVII secolo, 3.720 del XVIII
secolo, con una decina di preziosi Antifonari, 7.610 del XIX secolo,
7.065 del XX secolo e circa 500 riviste.
E' previsto un convegno dal titolo “Il latino è la lingua dei sardi”.
Le visite guidate, a piedi o in fuoristrada, permetteranno di
apprezzare le bellezze archeologiche e i monumenti cittadini.
Non mancherà la cultura popolare, quella che viene mantenuta e
rinvigorita dall'associazione culturale e folklorica Ittiri Cannedu,
dall'associazione culturale Gruppo Folks San Pietro e dal Coro Ittiri
e Coro Santa Rughe.
Nei prossimi giorni verrà presentato il programma completo della
manifestazione che animerà Ittiri sino a domenica 29 aprile.