Due passi nella storia d’Italia, tra lo splendore del mare smeraldino
e la passione per ambiente e natura, a rivelare l’anima più intima di
Giuseppe Garibaldi. Sarà Caprera, nell’isola di La Maddalena, nel
prossimo fine settimana, sabato 9 e domenica 10 giugno, ad ospitare
nel Compendio Garibaldino, il sesto appuntamento con le “Passeggiate
nella bellezza – sette giardini per sette week end” all’interno dei
“Giardini storici di Sardegna”.
Sabato 9 giugno, la giornata verrà riservata alle attività degli
operatori del progetto internazionale “Primavera accessibile 2018 -
ITACA (Itinerari Turistici Accessibili e Aperti)”, che dalle 11.00
saranno impegnati nella visita ragionata del Compendio Garibaldino e
in alcune riflessioni guidate.
Domenica 10 giugno è prevista l’apertura straordinaria gratuita del
Compendio Garibaldino. Dalle 9.00 alle 13.00 sono in programma le
visite guidate, alle 11.00, a cura del professor Ignazio Camarda,
“Origine e formazione dell’Azienda Agraria di Garibaldi”, alle 11.30
il professor Camarda e la professoressa Gabriella Vacca effettueranno
una visita guidata con l’illustrazione degli alberi monumentali. Nel
pomeriggio, dalle 14.00 alle 18.00, sono in programma una serie di
visite guidate. Alle 16.00 avrà inizio il laboratorio per bambini
“Fogli di foglie” a cura di Stefania Missio; alle 18.00 “Storie di
alberi. Alberi di Storie” spettacolo di narrazione e musica con
Enedina Sanna, voce e Maria Vicentini, viola e violino. In entrambe le
giornate sarà proiettato il video:“Caprera: proiezioni dal passato.
Storia di un paesaggio che si conserva e si trasforma” realizzato in
occasione della seconda Giornata Nazionale del Paesaggio.
“La nostra comunità è lietissima di ospitare la tappa della rete dei
Giardini storici di Sardegna e di esserne parte attiva – spiega
Massimiliano Guccini, vice Sindaco e assessore al Turismo del comune
di La Maddalena - un progetto importante che l’amministrazione ha
subito condiviso, consapevole del grande valore storico e ambientale
che hanno i giardini di Caprera. Siamo pronti a dare il benvenuto a
tutti i graditi ospiti che vorranno vivere con noi quelle emozioni che
legano insieme storia e natura in un percorso di grandissima
rilevanza”.
Un connubio, quello che lega cultura-ambiente-turismo, sul quale
puntare in modo deciso, come ribadisce Giovanna Damiani, direttore del
Polo Museale della Sardegna: “Questo evento certifica l’importanza
dello straordinario giardino che circonda la casa Garibaldi -
sottolinea - esempio originale per modelli funzionali e operativi
applicati in un’azienda agricola esemplare per l’epoca.
Caratteristiche che confermano la peculiarità del sito e il suo valore
in chiave turistica e non solo.
Si tratta di un’iniziativa di grande
importanza che contribuisce alla conoscenza e alla promozione del
patrimonio storico e artistico di un luogo unico per la sua bellezza e
per un ambiente incontaminato immerso in un parco naturale”.
Il Giardino di Giuseppe Garibaldi a Caprera. La vita attivissima e
straordinaria del generale Garibaldi ha, nell’isola di Caprera, un
nuovo motivo di passione per gli alberi e l’agricoltura. Garibaldi
scelse Caprera con l’aiuto dell’amico di La Maddalena Pietro Susini.
L’isola fu preferita per la bellezza e il mare, non certo per la
fertilità dei terreni; Garibaldi non si perse d’animo e con passione
travolgente trovò il tempo di rendere coltivabili alcune parti
dell’isola, tanto da mettersi a studiare agronomia e botanica,
disponendo anche di una biblioteca, ospitata in una casetta in legno
speditagli in dono dall’Inghilterra. Nel piazzale delle prime case è
possibile ammirare il pino che Garibaldi piantò contemporaneamente
alla nascita della figlia Clelia (1867), oggi chiamato “Pino di
Clelia”, di dimensioni monumentali.
Avrebbe voluto che la sua tomba, dopo la cremazione, fosse vicina ad
un ginepro, “l’agacio”, come lui scrive nel testamento.
Vicino al piazzale delle case di Garibaldi, attuale museo molto
visitato, vi sono l’antico oliveto che scende verso il mare, i pozzi
originali e i ginepri che Garibaldi piantò e seminò in doppia fila per
delimitare l’inizio degli olivi. L’oliveto fa parte del progetto di
conoscenza dell’azienda agricola di Garibaldi a Caprera, basato su
criteri filologici e scientifici. L’interesse per l’agricoltura non va
disgiunto dall’impegno che Garibaldi ebbe per garantire la bellezza
dell’isola, come giardino naturale esteso. “Le mie piante – scriveva -
soffriranno di siccità, io con premura innaffiavo le mie care piante,
ed esse a poco a poco si rialzavano dal loro abbattimento e sembravano
rivolgermi un sorriso di gratitudine. L’anima di quelle povere piante
era in corrispondenza con la mia ed oggi gettato in questo pelago di
miseria, lontano da esse, ad esse io rivolgo il mio pensiero e mi
sento deliziosamente sollevato”.
La rete dei sette “Giardini storici di Sardegna” è stata formalizzata
nell’ottobre dello scorso anno a Santu Lussurgiu, comune capofila del
progetto e ha permesso di creare un percorso botanico, che attraversa
la Sardegna da nord a sud, con la prospettiva di entrare a far parte
del grande circuito del turismo verde nazionale, in crescita costante
con oltre 8 milioni e mezzo di visitatori all’anno, in modo da
destagionalizzare l’offerta turistica regionale.
Dopo Milis, Cagliari, Sassari, Laconi e Bolotana e La Maddalena
Caprera, le “Passeggiate nella bellezza” si concluderanno i prossimi
23 e 24 giugno a Santu Lussurgiu con le visite nel borgo e nel parco
di San Leonardo de Siete Fuentes.