I Campionati Europei Paralimpici di Tiro con l’Arco che si sarebbero
dovuti tenere a Olbia dal 18 al 25 aprile 2020 verranno “recuperati”
il prossimo anno dal 30 aprile al 9 maggio.
E l’importanza dell’evento, assicurano i component di World Archery e
World Archery Europe, non verrà scalfita di una virgola, considerato
che l’appuntamento gallurese continuerà ad essere una gara
internazionale molto rilevante, con trentadue nazioni partecipanti e
valida come qualificazione continentale per Tokyo 2021.
Tra le
protagoniste anche la rappresentativa italiana, con 7 pass per le
paralimpiadi in saccoccia, che dopo l’happening olbiese potrebbero
lievitare ulteriormente.
Tutto molto bello, è vero, ma la società Arcieri Torres di Sassari,
benchè abituata a barcamenarsi con giudizio in manifestazioni di
grande portata, non può sottrarsi agli effetti malefici provocati
dall’epidemia.
C'è infatti un "buco" da ripianare di circa centoquarantamila euro.
Prima di quel dannato blocco datato 9 marzo 2019, l’organizzazione
procedeva spedita verso la realizzazione dell’importante obiettivo
tramite l’assolvimento di vari impegni economici come le opzioni con
le strutture ricettive, i pubblicitari e tutti gli altri aspetti
logistici già avviati.
Facile immaginare lo stato d’animo regnante all’interno della rinomata
società sassarese, con una situazione di grande disagio da gestire,
sia nei confronti delle squadre iscritte, sia delle strutture
alberghiere che con la crisi economica galoppante si vedono
impossibilitate a restituire le somme ricevute come anticipi in quanto
le liquidità scarseggiano.
Si medita a fondo per trovare soluzioni atte a colmare queste perdite.
Dal momento che nella stessa difficoltà si trovano anche altre realtà
sportive che avevano pianificato grandi eventi nell’isola, dagli
arcieri turritani arriva la proposta di intavolare un dialogo con i
dicasteri regionali di sport e turismo.
A giorni sarà inviata una lettera circostanziata all’Assessore
regionale allo sport Andrea Biancareddu.
Tra i firmatari figura anche
il vicepresidente nazionale della FITARCO Paolo Poddighe: “Sebbene la
manifestazione non sia andata a compimento - dice - a mio parere la
regione dovrebbe farsi carico delle spese già fatturate.
Il problema
investe coloro che, come gli Arcieri Torres, si trovano in questa
situazione.
Sicuramente va trovata una forma per venire incontro a
tutti quanti”.
Poddighe ha scritto anche all’assessorato regionale al turismo:
“Chiediamo di traslare la cifra destinata alle manifestazioni del 2020
a quelle del prossimo anno”.
All’interno della sua federazione, nel frattempo, si stanno trovando
altre risorse, sfruttando gli avanzi di bilancio per le attività non
svolte: “Come Fitarco – specifica Poddighe – abbiamo comunicato al
ministero per lo sport tutte le perdite accumulate dal momento in cui
il calendario è stato bloccato”.
Chiude il suo intervento augurandosi scenari migliori per tutti: “Sono
molto fiducioso e convinto che ci sarà una situazione favorevole
perché l’impegno della popolazione italiana nel rispetto delle regole
è stato notevole.
Non penso che si tarderà eccessivamente nella
scoperta del vaccino, sono altresì convinto che il mondo sportivo e la
politica vera e debbano sedersi attorno ad un tavolo per capire
effettivamente quali siano i reali bisogni di tutto in vista di una
ripresa nel 2021”.