Sergio Brio ha attraversato da protagonista 16 anni di calcio, tutti
con la maglia bianconera, 13 da stopper e 3 da assistente di Giovanni
Trapattoni.
Uomo vincente, adesso ha deciso di raccontarsi.
E lo fa con l'entusiasmo e l'umiltà tipica del suo carattere.
Il racconto parte da lontano e abbraccia tutta la sua storia
calcistica, da quando ha mosso i primi passi nel Lecce, passando per
la Pistoiese per approdare alla Juventus.
E i ricordi si inseguono: la sua famiglia, le lezioni di Attilio Adamo
con le dovute riflessioni sull'attuale crisi del settore giovanile, il
Lecce, la gavetta alla Pistoiese e l'arrivo alla Juventus.
E poi gli infortuni, il periodo dei consensi e quello delle critiche,
lo spirito di una squadra, che ormai è diventata una cantilena, il
morso del cane all'Olimpico, la delusione di Atene, la storica
rivalità tra la Juve e la Roma, il pallone arancione della Supercoppa
Europea.
Ricorda anche la tragedia dell'Heysel, ferita ancora aperta, la sua
prima espulsione, la felicità di Tokyo fino alla partita di addio.
L'iniziativa comincerà alle ore 18.