Un giovane ma già esperto, un talento che gli ha consentito nella
scorsa stagione di vivere da vicino il calcio della serie A con la
maglia del Frosinone .
Il difensore sassarese, classe 2000, Riccardo Pinna ha scelto la
Torres per la stagione di serie D 2018/2019 e le sue prime parole in
rossoblù sono di grande entusiasmo:
«Avevo voglia di mostrare quanto valgo vestendo la maglia della
squadra della mia città. Questo mi dà grande forza ma anche tanta
responsabilità. So che ci sono tante persone che credono in me e so
che posso fare bene qui. Non vedo l’ora».
Terzino sinistro di 1 metro e 87 cm, mancino naturale, Pinna è stato
per tanti anni un allievo del nostro attuale tecnico delle giovanili
Massimiliano Ribichesu.
Con lui ha iniziato nel Latte Dolce per poi
spostarsi alla Lanteri, dove ha militato per 5 anni, crescendo
calcisticamente dagli Esordienti fino alla categoria Allievi; con lo
stesso mister è passato al Cus Sassari, dove ha iniziato il secondo
anno negli Allievi per poi approdare subito in prima squadra, nel
campionato di Promozione 2016/2017, sempre da titolare.
Convocato continuativamente per la rappresentativa regionale Sardegna
al Torneo delle Regioni (nel 2015 con i Giovanissimi, negli Allievi
nel 2016 e, da capitano, l'anno successivo), nell'estate 2017 le sue
capacità non passano inosservate ai tecnici del Frosinone Calcio che
lo inseriscono in rosa per disputare il campionato nazionale Primavera
della formazione ciociara: «Mi sono trasferito a Frosinone per giocare
e sono stato spesso convocato ma era difficile entrare nei primi 13/14
– commenta - è stata comunque un’esperienza importantissima dal punto
di vista caratteriale e sportivo e che mi servirà tanto per il futuro.
Ho vissuto fuori, mi sono diplomato, ho imparato molto e ora sono
pronto a rimettermi in gioco a casa mia».
Difensore tecnico e fisico, dotato di visione di gioco e carattere da
combattente, malgrado la giovane età, Pinna ha voluto fortemente la
formazione rossoblù, nonostante le tante richieste: «Si è vero sono
stato chiamato da altre squadre fuori dalla Sardegna e ho avuto la
fortuna di poter scegliere di tornare a Sassari perché, da subito, mi
avevano cercato sia il Latte Dolce sia la Torres; ho scelto di venire
qui perché credo che questo sia l’ambiente giusto per migliorare e
crescere, con una società ambiziosa, dove ritrovo tanti ragazzi che
conosco e con un tecnico come mister Tortora, con cui ho parlato
tanto, che sa quel che vuole e lavora molto sui giovani».
La Torres da tifoso?: «Lo scorso anno ho visto i playoff regionali –
chiosa il neo rossoblù- ma in tutti questi anni non sono potuto andare
spesso allo stadio perché dovevo sempre giocare. Ora sono qui e sono
prontissimo per conoscere la squadra e iniziare. E’ una bella emozione
ma non mi fa paura».