Alghero: polemiche sul campo di Maria Pia - L'opinione di Angelo Caria

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E' stato sufficiente un banalissimo errore nella presentazione della documentazione, di carattere squisitamente formale e non sostanziale, per escludere la Cuccureddu 1969 dalla aggiudicazione del campo di Maria Pia che la stessa associazione sportiva gestisce ormai da diversi anni. 

L'errore riguarderebbe la mancata presentazione di un documento, il PassOe, peraltro presentato dalla stessa Cuccureddu in occasione del precedente bando di gara. La decisione della commissione tecnica affida quindi di fatto, ricorsi prevedibili, l'impianto alla società Nettuno che nella gara di affidamento aveva presentato una offerta economica di gran lunga inferiore a quella della Cuccureddu. Sull'argomento interviene Angelo Caria, già consigliere comunale ne assessore.


«Spero sia solo il momentaneo triste epilogo di una vicenda che, a mio avviso, poteva essere gestita diversamente dall'inizio. E' avvilente che un campione della caratura di Antonello Cuccureddu - ma non un campione locale come tanti – bensì un personaggio di risonanza mondiale stimato per le eccezionali prestazioni sportive, sia costretto a subire le “angherie” dei burocrati oltranzisti del rispetto compulsivo delle norme sulla concorrenza. Così non ci rimette solo la persona, ma tutta la municipalità che rischia di dover rinunciare al patrimonio culturale di ritorno quando un uomo come Antonello Cuccureddu si propone per trasferire le proprie esperienze al mondo sportivo cittadino.

Può essere che mi sbagli , ma credo di no perchè sono presuntuoso! L'Amministrazione comunale si è manifestata rinunciataria circa l'affidamento diretto della struttura ad Antonello Cuccureddu. Immagino il facile “NON SI PUO'” del pigro (o sciatto?) Dirigente di turno. Dobbiamo fare la gara! Invece il principio generale di evidenza pubblica è suscettibile di eccezionale deroga in presenza di esigenze imperative connesse alla tutela di un interesse generale come ad esempio la conservazione del patrimonio nazionale storico ed artistico e gli obiettivi di politica sociale e di politica culturale. Gli stessi consentono per un'esigenza stimata in se superiore, di derogare al principio di una gara perchè si riferiscono ad interessi prioritari che prevalgono sulle esigenze stesse che sono a base della garanzia di concorrenza.

A mio modo di vedere pertanto le direttive europee e quanto trasferito delle stesse nel codice degli appalti, ben consentirebbero all'Amministrazioni comunale di esercitare tale eccezione a difesa del nostro parimonio identitario. Perchè Antonello Cuccureddu sta all'indiscutibile icona dello sportivo algherese che (insieme all'indimenticabile Salvatore Burruni) rappresenta il patrimonio sociale sportivo e identitario massimo della nostra città! Se non è così io sono Babbo Natale! Da algherese chiedo scusa a Antonello e invito chi di dovere a dare un'occhiata alla Sentenza del Consiglio di Stato del 3 settembre 2018, n. 5157.»