Psichiatra, studiosa di tematiche femminili, intellettuale,
antesignana della medicina di genere, una grande donna, una grande
amica della Sardegna.
Nel corso della giornata, si confronteranno tante voci di donne e
uomini, amici, colleghi, che hanno percorso con lei un tratto di
strada, per tracciare una visione, analitica e dialettica, sul lavoro
professionale e culturale intrapreso da Nereide Rudas, ad un anno
dalla sua scomparsa.
Venerdì 19 gennaio, nell'aula Magna del Rettorato a Cagliari, dopo i
saluti della Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo,
dalle 9,30 ,sono programmate tre tavole rotonde che puntano ad aprire
una riflessione sulle politiche attive per l’affermazione dei diritti
civili e costituzionali, attraverso il riequilibrio di genere, il
riconoscimento della pari dignità delle fasce sociali non ancora
legittimamente rappresentate, per una società umanamente e
legittimamente equa.
Nel corso della mattinata, con giornalisti, intellettuali, avvocati,
magistrati, docenti universitari, sociologi, si parlerà del rapporto
tra cultura e politica, dell’uso dei linguaggi nella rappresentazione
di una realtà in continua metamorfosi, e si aprirà una riflessione
sulle mitologie e sugli stereotipi nella Sardegna, raccontati da
Nereide Rudas.
Coordineranno i lavori: Susi Ronchi, Presidente Giulia Giornaliste
Sardegna, Maria Antonietta Mongiu, Presidente Lamas e
SardegnaSopratutto, Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna,
vicepresidente Giulia Giornaliste.
“Una vita segnata da grandi successi professionali, ma anche da un
impegno permanente di coerenza femminista - sottolinea Susi Ronchi,
Coordinatrice regionale di Giulia Giornaliste, Associazione che con
forza ha programmato questa giornata - per non dimenticare una donna
che, a pieno titolo, entra nel Pantheon di noi giornaliste, perché ha
elaborato analisi e studi moderni e attuali, per una rappresentazione
specchiata della realtà e rispettosa della dignità e delle identità
delle persone, i suoi studi sono stati fondamentali per comprendere i
comportamenti relazionali uomo/donna nella società sarda”.
“Nereide Rudas ha ribaltato i vecchi paradigmi - afferma Maria
Antonietta Mongiu, Presidente di Lamas e di SardegnaSoprattutto - ed è
riuscita ad abbattere anacronistici stereotipi della cultura isolana
come il matriarcato attraverso i suoi studi sulla condizione della
donna”. Nel pomeriggio i lavori, dedicati a “Le mille anime di
Nereide”, si apriranno alle 16,30 e coordinati da Liliana Lorettu,
psichiatra dell’Università di Sassari, e da Graziella Boi, Direttrice
del Centro Trattamento Disturbi Psichiatrici ASSL Cagliari, prevedono
testimonianze di psichiatri e di magistrati per ricordare l’ opera e
il pensiero della professoressa Rudas: prima donna a istituire e a
dirigere una Clinica Psichiatrica, prima donna titolare di una
cattedra di Psichiatria in Italia , nonché fondatrice della
Psichiatria forense.
Nereide Rudas è stata tra i maggiori protagonisti del dibattito
culturale in Sardegna e nella Penisola, attenta studiosa di Gramsci e,
negli ultimi 7 anni della sua vita, ha ricoperto la carica di
Presidente del Premio letterario Alziator, tra gli organizzatori
dell’iniziativa.