Un Festival che ricorderemo: il tredicesimo “Bosa Antica”, l'evento
internazionale dedicato alla musica da camera, tra i più attesi
nell’isola, non si è lasciato intimorire dal flagello che ha funestato
il globo durante la prima parte del 2020. L’emergenza Covid19 ed il
clima di paura che si è generato ha mandato per aria il sistema
cultura e, quindi, gli spettacoli dal vivo in Italia, oltre a mettere
inevitabilmente in ginocchio tutto il comparto del turismo. La
Sardegna e Bosa in particolare hanno sentito il contraccolpo immediato
delle misure di contenimento della trasmissione del virus da parte di
Governo Centrale e RAS: l'estate 2020 si profilava una stagione da
dimenticare, già dalle primissime battute.
Ma così come il mondo dell’arte in genere ha evitato che il paese
soccombesse nella paura e tormento durante il lockdown, attraverso un
intrattenimento estemporaneo costante seppur fatto sovente dai balconi
o dalle quattro mura domestiche, spinti dalla stessa onda anche gli
organizzatori del Bosa Antica non hanno voluto arrendersi e in pieno
accordo e sinergia con l’intera amministrazione comunale, e in
particolare con il Sindaco Piero Casula, l'Assessore alla Cultura
Alessandro Campus e l'Assessore all’Istruzione Paola Pintus, hanno
voluto realizzare un programma di eventi imperdibili nel pieno
rispetto delle misure di contrasto del coronavirus.
Il Presidente
dell’Associazione InterArtes che organizza l’evento, il Prof. Luca
Virgilio, e la Direttrice Artistica del Bosa Antica, la Prof. Jana
Bitti, hanno così studiato un Festival 4.0, dove lo spettacolo dal
vivo si incontra alla perfezione con le possibilità offerte dal web.
Si rinnova inoltre la proficua collaborazione con l’Associazione Ente
Concerti “Alba Passino” di Oristano, sotto la direzione artistica di
Angela Oliviero che consentirà di replicare alcuni dei sette concerti
in cartellone anche nella città di Eleonora d’Arborea.
Ecco le principali novità dell’edizione 2020 in programma dal 13 al 19 luglio:
sette giorni di festival per sette concerti dal vivo, sempre alle 21,
ospitati all’interno del Chiostro del Carmelo: un luogo ideale per
organizzare al meglio i flussi di pubblico e il contingentamento delle
presenze - così come imposto dal Governo Centrale - ma anche spazio
perfetto per la sua centralità e l’ottima acustica. Graditi ritorni e
super ospiti per questa tredicesima edizione: le presenze ormai
immancabili del Bosa Antica sono quelle della pianista Angela
Oliviero, il violista Dimitri Mattu, il violinista Michelangelo
Lentini, il flautista Riccardo Ghiani e la pianista Francesca Carta.
Ritornano Giulio Biddau e Francesco Moncher, in passato in formazione,
allievi della Masterclass tenuta a Bosa dal pianista Aldo Ciccolini, e
oggi concertisti di altissimo livello.
Il Bosa Antica quest’anno potrà
contare anche sulla gradita presenza dell’arpista Paloma Tironi, del
clarinettista Antonio Puglia e del fisarmonicista Graziano Solinas.
Ospiti d’onore del Bosa Antica 2020 il violinista Ivan Rabaglia e il
pianista Alberto Miodini, protagonisti del concerto inaugurale del
festival, storici componenti del Trio di Parma, prestigioso trio
classico che il mondo intero invidia all’Italia. Lunedì 13 alle 21 nel
Chiostro del Carmelo a loro sarà affidata l’apertura del Bosa Antica
con un concerto intenso e suggestivo dal titolo “Il violino racconta…”
con musiche di Shubert, Ravel e Brahms.
Altra presenza eccezionale è quella del violoncellista Francesco
Mariozzi che si esibirà con in Quartetto Bosa Antica per il concerto
di chiusura del festival, il 19 alle 21 sempre nel Chiostro del
Carmelo.
Dirette web per raccontare il festival, a cura della giornalista
Rachele Falchi e sotto la sapiente regia di Michele Gagliani:
attraverso i canali social del Bosa Antica sarà possibile seguire
interviste, approfondimenti quotidiani e le dirette streaming dei
concerti della sera.
Corsi e Masterclass potranno essere realizzate esclusivamente online:
il Covid19 non hanno potuto garantire lo svolgimento in sicurezza dei
tradizionali corsi di alto perfezionamento musicale.
Così i maestri
terranno videolezioni gratuite attraverso la piattaforma web del Bosa
Antica offerte a totale libera fruizione degli interessati.
Durante i sette giorni del festival verranno inoltre trasmessi
contributi video realizzati dai “Bosa Antica friends”, ovvero tutte le
persone e i musicisti provenienti da tutto il mondo che negli anni
hanno sostenuto da vicino questo evento. Inoltre, numerosi pianisti
hanno partecipato ad un piccolo esperimento artistico che verrà
lanciato ufficialmente nei giorni del Festival, ovvero l’esecuzione
integrale dei 24 studi di Chopin, realizzati da altrettanti
prestigiosi pianisti di fama internazionale e registrati in maniera
assolutamente artigianale all’interno della dimensione domestica,
durante il periodo di lockdown.
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Gli ospiti d’onore 2020
Ivan Rabaglia, nato a Parma il 14 Ottobre 1971, è il violinista del
Trio di Parma sin dalla sua costituzione nel 1990.
Già professore presso l’Istituto Musicale “Vecchi-Tonelli” di Modena,
attualmente insegna violino al “Conservatorio Guido Cantelli” di
Novara e tiene un Master di Alto Perfezionamento in musica da camera
al Conservatorio di Parma.
Insieme ai suoi colleghi del Trio, Alberto Miodini ed Enrico Bronzi,
ha vinto il 1º premio al 16° Concorso Internazionale Vittorio Gui di
Firenze nel 1992, il 2º premio al 2º Melbourne International Chamber
Music Competition nel 1995, il 2º premio al 47° Internationaler
Musikwettbewerb der ARD München nel 1998 (1° non assegnato), il 1º
premio al 1º Concours International del Musique de Chambre de Lyon nel
2004 e ha ottenuto il premio “Abbiati” della critica musicale italiana
nel 1994.
L’attività svolta con il Trio ha portato Ivan Rabaglia a suonare per
le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere. Ha suonato
con illustri musicisti tra i quali Bruno Giuranna, Simonide Braconi,
Alessandro Carbonare, Eduard Brunner, Guglielmo Pellarin, come solista
con direttori quali Vladimir Delman, Carl Melles e Hubert Soudant e
Anton Nanut.
Già professore presso l’Istituto Musicale “Vecchi-Tonelli” di Modena,
attualmente insegna violino al “Conservatorio Guido Cantelli” di
Novara e tiene un Master di Alto Perfezionamento in musica da camera
al Conservatorio di Parma.
Suona un violino Santo Serafino costruito a Venezia nel 1740, gentile
concessione della Fondazione Pro Canale onlus.
Alberto Miodini, nato a Parma, ha compiuto gli studi musicali presso
il Conservatorio “A.Boito” della sua città sotto la guida di Roberto
Cappello; successivamente si è perfezionato con musicisti quali Dario
De Rosa, Maureen Jones, Paul Badura-Skoda, Bruno Canino, Leon Fleisher
ed Emanuel Ax.
Da trent’anni è il pianista del Trio di Parma, complesso con il quale
si è affermato ai Concorsi Internazionali “Vittorio Gui” di Firenze,
ARD di Monaco, Melbourne e Lione.