Il più grande concorso di tutta Europa sul cinema etnografico è a
Sassari. Dal 20 al 23 novembre – con un’anteprima il 19 – è in
programma il Fiorenzo Serra Film Festival 2019, concorso
internazionale intitolato al compianto documentarista sassarese. La
rassegna, alla sua terza edizione, ha raccolto ben 860 pellicole,
provenienti da tutti i cinque continenti, ponendosi di diritto come il
principale appuntamento europeo del genere. Nelle giornate di lavori,
oltre alle proiezioni dei film finalisti, sono previsti incontri,
mostre e proiezioni che fanno del Festival un momento di alta cultura
ospitato in città.
Il concorso. Organizzato dal Laboratorio di Antropologia Visuale
"Fiorenzo Serra" della Società Umanitaria, in collaborazione con
l'Università di Sassari-Dipartimento di Storia e scienze dell'uomo, il
concorso ha come tema quest’anno “Aspetti materiali e simbolici del
pastoralismo” sulla dura vita dei pastori in ogni angolo del mondo.
Sono 14 i lavori selezionati per la fase finale: la maggior parte
italiani, due dalla Russia, uno per Iran, Paesi Bassi, Ucraina,
Algeria e Argentina. Al concorso principale si affianca la sezione
dedicata ad Antonio Simon Mossa – cineasta e fraterno amico di
Fiorenzo Serra – che raccoglie film su temi antropologici quali
guerre, diritti umani, comunità minoritarie, difesa dell’ambiente,
tradizioni e religiosità popolare e conta 15 film. I lavori
selezionati saranno proiettati nelle serate di mercoledì 20, giovedì
21 e venerdì 22 dalle 17,30 alle 23 al cinema Moderno Cityplex di
Sassari. La premiazione è prevista per la serata di sabato alla Camera
di commercio del nord Sardegna. La giuria sarà composta da Fabio Olmi
(direttore della fotografia e figlio del regista Ermanno), Alessia
Glielmi (antropologa dell’Università di Torino), Sebastiano Mannia
(antropologo dell’Università di Palermo), Giannetta Murru Corriga
(antropologa esperta di pastoralismo in Sardegna), Antonio Bisaccia
(direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari),
Rosanna Castangia (titolare della casa di produzione cinematografica
Bencast), Giuliano Marongiu (artista sardo ed esperto di etnografia),
Simonetta Columbu (attrice e figlia del regista sardo Giovanni
Columbu), Lorenzo Hendel (Regista televisivo e documentarista,
responsabile editoriale della trasmissione DOC3) e Pietro Simon,
figlio di Antonio Simon Mossa.
Mostre e incontri. Il FISFF prevede inoltre una serie di
manifestazioni collaterali. Martedì 19 un’anteprima della rassegna
sarà dedicata a Vittorio De Seta, regista e produttore del film
“Banditi a Orgosolo”, e vedrà un triplo appuntamento: la presentazione
del libro di Antioco Floris sul capolavoro di De Seta all’assessorato
comunale alla Cultura, l’inaugurazione della mostra fotografica
inedita curata dallo stesso Floris proprio su “Banditi a Orgosolo”
nella Sala Duce al Palazzo del Comune di Sassari e la proiezione del
film “Detour De Seta” di Salvo Cuccia, alla presenza del regista.
Mercoledì 20 è previsto un incontro con Luciano Tovoli (direttore
della fotografia del film “Banditi a Orgosolo”) e Antioco Floris,
mentre giovedì 21 e venerdì 22 sono in programma due masterclass con
il regista e documentarista Lorenzo Hendel e con il regista Marco
Leopardi, tutte nella sala conferenze della Camera di commercio di
Sassari. L’accesso è libero e rivolto, in modo particolare, agli
studenti dell’Università di Sassari.
Un festival etico e sostenibile. Il Fiorenzo Serra Film Festival è un
concorso totalmente gratuito per i partecipanti, senza alcuna spesa di
spedizione dei lavori in quanto la procedura di iscrizione dei film e
di invio dei documenti accessori avviene via web. Le masterclass per i
partecipanti (studenti, cultori della materia, addetti ai lavori)
oltre a essere gratuite rilasciano uno specifico certificato con
attestazione di crediti formativi universitari. Partner
dell’iniziativa sono la Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di
Sassari, l'Accademia delle Belle Arti Mario Sironi di Sassari, la
Camera di Commercio di Sassari e la Filmoteca Regionale Siciliana.