“Ognuno di noi conserva nella memoria gli anni che, nel bene o nel
male, hanno segnato la propria vita. Poi ci sono quelli che hanno
segnato un’intera comunità. Con assoluta cognizione di causa il ‘92 si
può definire così”(G.Covatta). Sono le parole di una delle voci
raccolte nel libro del giornalista di Antimafia2000 Aaron Pettinari
che sarà presentato mercoledì 21 novembre ad Alghero. Sarà un doppio
appuntamento dedicato al ricordo di uno degli anni più decisivi per la
storia recente della politica e della società italiana, il 1992,
l'anno di Tangentopoli e delle due gravi stragi di mafia. A far da
cornice all'incontro, AntimafiaDuemila esporrà i quadri di Gaspare
Mutolo, ex Mafioso divenuto collaboratore di giustizia proprio con
Falcone e Borsellino; in carcere Mutolo scopre l'arte e un nuovo modo
per esprimere se stesso.
Da anni con quella che poi è diventata la
mostra itinerante “Un viaggio tra i colori per cambiare gli
orizzonti”, racconta su tela la sua Sicilia e i paesaggi della sua
infanzia, con tratto distinto e luminoso pieno di nostalgia per una
terra amata nella quale non tornerà mai più.
Il giornalista Aaron Pettinari, inviato a Palermo per il giornale
online Antimafia Duemila, incontrerà al mattino tutti gli studenti del
Liceo Classico e Linguistico “Manno” di Alghero; la sera invece alle
ore 19 nella sala conferenze del Liceo Classico fronte libreria,
accompagnato dall'avvocato Elias Vacca presenterà “Quel terribile 92”
(imprimatur ed, 2017), libro che - 25 anni dopo i fatti citati - prova
a raccontare quella stagione di rivoluzione e cambiamenti fino a
giungere ai giorni nostri.
Un modo per fare memoria e per raccontare a
chi non l'ha vissuto un momento decisivo per il nostro paese.
Venticinque anni dopo è immediato pensare alle stragi di mafia in cui
persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma quella stagione
è segnata anche da altri fatti come l'esplosione dell'inchiesta “Mani
Pulite”, il crollo della partitocrazia, la nascita dei primi
populismi, lo scoppio della guerra in Bosnia, la nascita dell'Unione
Europea, la fine dell'Apartheid o la definitiva dissoluzione dell'Urss
maturata alla fine di dicembre del 1991. Lo sforzo di memoria di
quell'anno è affidato a 25 “insoliti” testimoni. Non degli addetti ai
lavori, ma semplici persone che non hanno avuto un ruolo diretto, se
non quello di cittadini, rispetto a certe vicende. Grazie alle loro
parole Aaron Pettinari ricostruisce quell'anno a metà tra la speranza
di un cambiamento possibile e il tragico dolore. Pezzi di un puzzle
che si incastrano tra loro a cominciare dal 17 febbraio del 1992,
quando scoppia il caso “Tangentopoli” con l'arresto dell'ingegnere
Mario Chiesa.
Quella “mazzetta” da 7 milioni, ricevuta
dall'imprenditore Luca Magni, dà il via all'inchiesta “Mani Pulite”.
Basta scorrere ancora il calendario fino al 23 maggio per precipitare
dallo scandalo alla guerra fra il potere criminale e lo Stato quando,
alle 17.56, i killer di Cosa nostra innescano con un radiocomando a
distanza mille chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino
dell'autostrada Palermo-Trapani, all'altezza dell'uscita per Capaci.
Muoiono così Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli
agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Appena 57 giorni dopo, alle 16.58, Palermo, e con essa l'Italia
intera, sobbalza allo scoppio di una nuova bomba, stavolta in via
d'Amelio. Una nuova strage in cui a perdere la vita sono Paolo
Borsellino e i cinque agenti di scortaAgostino Catalano, Emanuela Loi,
Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
E' il secondo
colpo al cuore dello Stato da parte di Cosa nostra. Da qui riparte la
memoria, 25 anni dopo. Le 25 voci Manuel Agnelli, Maurizio Bologna,
Ninni Bruschetta, Loredana Cannata, Fabio Caressa, Giancarla
Codrignani, Lella Costa, Giobbe Covatta, Jacopo Fo, Annalisa Insardà,
Canio Loguercio, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Bruno Morchio,
Alberta Nunziante, Michela Ponzani, Carmela Ricci, David Riondino,
Andrea Satta, Vauro Senesi, Daniele Silvestri, Sergio Staino, Flavio
Tranquillo, Dario Vergassola, Stefano Vigilante.