Vent'anni di attività che hanno cambiato il volto dell'ex isola
carcere che, trasformata in oasi naturalistica, ha puntato a
preservare l'ambiente e la natura dei suoi 52 km quadrati di
superficie. Un traguardo che il Parco nazionale dell'Asinara il 28
novembre festeggerà con un annullo filatelico e la possibilità di
timbrare i francobolli creati nel 2007 e nel 2015. Un'occasione per
ricordare la nascita di quell'area e dell'istituzione Parco, avvenuta
grazie al decreto del ministero dell'Ambiente che perimetrò l'intera
isola. Da quel 28 novembre 1997 è passato un ventennio e l'Ente di via
Josto ha lavorato con impegno per raggiungere gli obiettivi
istituzionali.
In questo periodo si sono succeduti tre presidenti: Eugenio Cossu,
Pietro Deidda e Pasqualino Federici. Da oltre un anno le funzioni di
presidente sono esercitate dal vicepresidente Antonio Diana, coadivato
dal consiglio direttivo composto da Marco Vannini, Luciano Mura, Sean
Wheeler, Gigi Pittalis, Delfo Poddighe, Riccardo Paddeu e Angelo
Amelio e dal direttore Pierpaolo Congiatu.
«Il parco si è contraddistinto per aver puntato da subito sulla
conservazione della natura e la cura della biodiversità dell’isola –
afferma il vicepresidente Antonio Diana – con un occhio di riguardo
all'educazione ambientale e alla ricerca scientifica. È importante
ricordare che il Centro di educazione ambientale alla sostenibilità
Ceas Asinara ha ottenuto l’eccellenza della regione Sardegna, e
ospitato migliaia di ragazzi di tutte le scuole della Sardegna».
Vent'anni durante i quali il Parco non ha mai dimenticato la storia
dell'isola che lo ospita, con la realizzazione dell’Osservatorio della
Memoria a Cala d’Oliva volto al recupero degli archivi del carcere. E
poi la Casa del Parco e il recupero delle strutture di Cala Reale. La
realizzazione dell'Osservatorio del mare alla casa del fanalista, il
centro di recupero animali marini, l’Osservatorio della fauna a
Tumbarino, con oltre un ventennio di attività di studio delle
migrazioni, rappresentano poi i fiori all'occhiello dell'attività di
valorizzazione della natura che il parco ha costantemente ricercato.
«Il turismo sostenibile – aggiunge Antonio Diana – con la creazione di
un sistema di operatori e di servizi per la visita sull’isola ha
rappresentato un altro punto fermo per il Parco che deve puntare a
aprirsi al territorio e al mondo. Si sono sviluppate oltre 50
microaziende con più di 300 addetti che offrono attività come
escursioni a vela, visite guidate, pesca turismo, bici, trekking,
cavallo».
Numerosi gli eventi organizzati quest'anno per festeggiare questi
lunghi 20 anni di attività. A partire dalla giornata di pulizia delle
spiagge dell’Asinara, organizzata dagli operatori del parco, per
passare alla festa di Legambiente e al seminario sulle aree protette
che ha posto l'accento sull'importanza anche delle aree marine. E
ancora il Life Cleansea Life, la liberazione di tartaruge marine
curate all’Asinara, Monumenti Aperti, l'apertura del sito archeologico
sommerso di Cala Reale, la “Officina Cosmetica Farmasinara”, il
viaggio del Postale, la rassegna di cinema Pensieri&Parole a Cala
Reale, quindi dalla rassegna di poesia sardo-catalana con Obra
Cultural di Alghero, la traversata a nuoto Fornelli-Porto Torres,
l’Osservatorio della memoria al tour della Pace in bici dall’Ungheria
all’Asinara, dalla scuola residenziale di economia e ecologia
all’annullo filatelico. È proprio da qui, punto di partenza e di
arrivo allo stesso tempo, che il Parco vuole proseguire la sua
attività. In occasione dell'annullo, intanto, potranno essere timbrati
i francobolli realizzati nel 2007, in occasione dei 10 anni del parco
e che nel bozzetto di Anna Maria Maresca rappresenta le razze italiane
di asini da tutelare e tra queste quella sarda e quella dell'Asinara,
e nel 2015 con un'opera di Giustina Milite che ritrae il faro
dell'Asinara.
«Sono ancora tanti gli obiettivi che il Parco ha davanti a sé – chiude
il vicepresidente Antonio Diana – sfide importanti che metteranno al
centro l'isola dell'Asinara, bene comune di tutto il territorio. La
nostra ambizione è quella di far diventare il parco un centro europeo
di scienza e cultura».
Tra i progetti in cantiere quello per la scuola residenziale di
formazione all’ex carcere di Campo Perdu, quello che punta a un'isola
a emissioni zero e che grazie ai fondi dellla Fondazione di Sardegna
potrà portare a un futuro solo con macchine elettriche che
circoleranno sull'isola. Si lavora anche al libro dei venti anni del
Parco, al concorso di idee per l’ex carcere di Fornelli porta del
parco, alla videosorveglianza del Parco, al marchio del Parco, un
processo di qualificazione delle aziende del parco e del territorio, e
alla nuova e prestigiosa sede del Parco a Porto Torres nel 2018.