Un piano paesaggistico "elastico": 140 mila metri cubi a Capo Ceraso

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  L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (22 settembre 2020) uno specifico atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento di approvazione del piano urbanistico comunale (P.U.C.) di Olbia (SS), con particolare riferimento all’area di Capo Ceraso e dei litorali. Il nuovo P.U.C. di Olbia è stato adottato con deliberazione Consiglio comunale n. 134 del 29 luglio 2020 e attualmente è oggetto di deposito ai fini delle “osservazioni” da parte di cittadini, imprese, associazioni.

   Il P.U.C. recentemente adottato prevede, fra l’altro, ben due insediamenti ricettivi alberghieri a Capo Ceraso, sito già appetito da ben nota speculazione immobiliare negli anni scorsi e recentemente recintato. La T.A.R. Sardegna, Sez. II, 14 gennaio 2015, n. 15 ha ribadito la piena applicabilità del piano paesaggistico regionale (P.P.R.). 140 mila metri cubi complessivi a breve distanza dal mare, sebbene sia in palese contrasto con la disciplina di piano paesaggistico, in quanto rientrante nella fascia costiera di cui agli artt. 19-20 delle norme tecniche di attuazione (N.T.A.) del P.P.R., dove in via generale “è precluso qualunque intervento di trasformazione nelle aree inedificate” (art. 20, comma 1°, lettera a, delle N.T.A. del P.P.R.).

   Il piano paesaggistico è strumento di pianificazione sovraordinato alla pianificazione urbanistica e a quella di settore, nonché immediatamente vincolante (art. 145, comma 3°, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.). Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto al Comune di Olbia di valutare le “osservazioni” inoltrate con ogni conseguente modifica del P.U.C. adottato e, contemporaneamente, ha informato le strutture centrali e periferiche del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo, nonché la Direzione generale per la Pianificazione Territoriale e la Vigilanza Edilizia della Regione autonoma della Sardegna.