"Dalle prime analisi, effettuate nei giorni scorsi dall’Arpas di
Oristano per valutare lo stato di salute dell’invaso e verificare la
presenza di eventuali anomalie, abbiamo riscontrato che si tratta
dell'effetto di un fenomeno naturale derivato da un problema di
ossigenazione delle acque del lago”. Lo ha detto l’assessore regionale
della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, che ha effettuato un
sopralluogo per verificare le condizioni del lago Omodeo, accompagnato
dai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Ghilarza,
Sorradile, Bidonì, Busachi, Nughedu Santa Vittoria, Ula Tirso, Soddì,
Ardauli, Sedilo, Tadasuni e dai responsabili del servizio territoriale
di Arpas e dell'ispettorato provinciale del Corpo forestale.
“Sono comprensibili le preoccupazioni dei primi cittadini e da parte
della Giunta regionale c’è la massima attenzione nell’affrontare il
tema – ha aggiunto l’assessore Lampis – Non sono, però, emersi
elementi rispetto a fenomeni di inquinamento e bisogna essere
prudenti, evitando di creare ingiustificati allarmismi tra le comunità
di questi territori, ai quali possiamo trasmettere un messaggio
rassicurante sulla base degli elementi finora in nostro possesso.
Capisco anche la richiesta, fatta dagli amministratori, di effettuare
ulteriori analisi di laboratorio delle acque, anche dal punto di vita
chimico, e daremo vita ad un tavolo tecnico istituzionale per
ulteriori approfondimenti”.
“Il Lago Omodeo ha una funziona strategica nell’ambito della risorsa
idrica di tutta la Sardegna e va assolutamente monitorato, perciò non
sottovalutiamo il problema, che stiamo affrontando compiutamente sotto
il profilo tecnico-scientifico con continui controlli. Inoltre,
cercheremo di capire se ci possano essere attività utili per prevenire
questo fenomeno”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas