Da alcuni giorni hanno occupato le campagne del Goceano in
particolare a Bultei, ma anche di Anela, Bono, Bottida e qualche
segnalazione arriva pure dal territorio di Pattada.
Gli insetti voraci stanno dunque ampliano la loro presenza nel centro
Sardegna (sono presenti anche a Escalaplano) interessando un numero
crescente di ettari e aziende agricole costrette loro malgrado a
sfamarle rinunciando a foraggio e pascoli per i propri animali ed in
alcuni casi anche ai prodotti dell’orto.
Una beffa che arriva nell’anno più drammatico quello del coronavirus
che sta mettendo in ginocchio tutta l’economia.
“E’ una piaga, sono milioni e ci stanno causando ingenti perdite –
afferma il presidente della sezione Coldiretti di Bultei Matteo
Orritos -, saremo costretti fra qualche giorno ad acquistare mangime e
foraggio perché quello che rimane del nostro è insufficiente e
dobbiamo utilizzarlo anche come surrogato dei pascoli. Solo quando le
vedi ti rendi conto di quante sono e del danno che arrecano.
A Bultei
stiamo anche raccogliendo le firme per presentarle al sindaco”.
Le nuvole scure di cavallette interessano per il momento oltre 30
aziende del Goceano che si trovano lungo il corso del Tirso, ma il
dato purtroppo è in aggiornamento.
Secondo la Banca Mondiale, l'invasione di locuste del 2020 è la più
massiccia degli ultimi 70 anni: ha già toccato 23 paesi tra Africa
orientale, Medio Oriente e Asia e sta minacciando in modo molto serio
l'agricoltura e si teme che in molti Paesi l'insicurezza alimentare
possa aggravarsi, nel mezzo dell'emergenza causata dal coronavirus.
A favorire l’invasione nelle diverse parti del globo sono stati i
cambiamenti climatici con caldo torrido che favorisce il moltiplicarsi
dei famelici insetti. L’inverno mite e la scarsità di pioggia con
precipitazioni praticamente dimezzate, in un 2020 che – sottolinea la
Coldiretti – si classifica come il più caldo dal 1800 con temperature
superiori di 1,41 gradi rispetto alla media, hanno favorito anche in
Italia la comparsa delle orde devastatrici.
Le condizioni climatiche
agevolano uno sviluppo anomalo di questo insetto con “invasioni
bibliche” che, ricordando quelle del passato, causano gravissimi danni
alle campagne.
“Purtroppo è una situazione in pieno sviluppo che sta coinvolgendo
sempre più aziende agricole e diversi territori – afferma il
presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu -. Chiediamo
alla Regione di allargare i sopraluoghi effettuati da Laore e di
programmare degli interventi sia per ristorare le aziende che hanno
subito danni e sia per prevenire una nuova invasione ancora più
massiccia prevendendo degli incentivi per arare i terreni dove hanno
depositato le uova”.
“Oltre i cambiamenti climatici – dice il direttore di Coldiretti Nord
Sardegna Ermanno Mazzetti – le locuste prolificano nelle terre
incolte, abbandonate a causa della crisi delle campagne per i prezzi
dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione”.