"È iniziata la riproduzione della tartaruga Caretta caretta, che
potrebbe nidificare nell'isola sino alla fine di agosto, e chiediamo
ai residenti e ai turisti di collaborare con comportamenti corretti
per consentire a questa specie di continuare a scegliere la Sardegna
come habitat. Inoltre invitiamo a evitare il più possibile le
confezioni di plastica per il cibo perché è un materiale facilmente
trasportabile dal vento e in mare crea molti danni".
È l'appello dell'assessore della Difesa dell'ambiente Donatella Spano
dopo l'episodio dell'esplorazione di un esemplare nei pressi della
quarta fermata al Poetto di Cagliari seguito dalla Rete regionale per
la conservazione della fauna marina e dal personale del Corpo
forestale e di vigilanza ambientale, che ha presidiato il sito dopo
l'arrivo di una segnalazione. Sottoscrivono l’appello anche il
direttore dell’Area Area Marina Protetta “Capo Carbonara", Fabrizio
Atzori, il responsabile del Centro recupero tartarughe marine Laguna
di Nora, Giuseppe Ollano, e il responsabile della Rete per il Cnr,
Andrea de Lucia, presenti ieri per un sopralluogo.
Le buone norme prevedono che chi avvista una tartaruga marina deve
evitare di disturbare l'animale mantenendo il silenzio e una distanza
di almeno quattro metri dall'esemplare, avendo cura di non
posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito.
Occorre assolutamente evitare il contatto fisico e contenere il numero
degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo
di 10 osservatori alla distanza di quattro metri.
Da evitare l’uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le
condizioni di luminosità esistenti. L’eventuale uso di torce è
consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente
schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente
per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva
delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.
Le
disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta - attuate
con il coordinamento del Servizio Tutela della natura e politiche
forestali dell’Assessorato - sono specificate nell'ordinanza balneare
2017.
La Rete regionale per la conservazione della fauna marina (tartarughe
e mammiferi marini) si avvale della collaborazione di diversi
organismi ed enti che garantiscono interventi di soccorso e recupero
della fauna marina ferita o in difficoltà. La salvaguardia dei nidi di
Tartaruga comune (Caretta caretta) rientra tra le attività assicurate
dalla Rete secondo protocolli definiti in base alla normativa
nazionale e internazionale in materia. Intorno ai nidi, presidiati
dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, si
svolgono attività di monitoraggio e tutela del sito ma anche di
sensibilizzazione nei confronti di turisti, operatori turistici e
addetti della vigilanza.
La Regione, oltre ad essere presente con la
rete regionale, ha destinato risorse per 400mila euro per interventi
sulla fauna in difficoltà particolarmente protetta e diffonde
materiale informativo in italiano e in inglese nelle aree marine
protette, rinnova l’invito all'osservazione di semplici indicazioni, a
partire dalla segnalazione degli avvistamenti o tracce di deposizione
ai numeri verdi del Corpo forestale (1515) e della Capitaneria di
Porto (1530).