Organismo approvato e
finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con risorse europee: 200
milioni di euro assegnati per il progetto da realizzare in cinque anni e che vede insieme la
Cooperativa Unione Pastori di Nurri e il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna,
ma prevede anche partnership con le Università sarde e l’Ateneo di Perugia, Gambero Rosso, Cirio,
Ferrero e il sostegno della Regione Sardegna.
Il progetto è ambizioso e affidato al brand ‘eccellenze agroalimentari e zootecniche dei
parchi naturali della Sardegna’: “il patrimonio da cui si parte - hanno detto il presidente della
Coop. di Nurri e della neonata omonima Fondazione, Salvatore Pala, il presidente del Parco
Geominerario, Tarcisio Agus, il consulente del Distretto, Pierpaolo Pani - sono i 560 soci della
cooperativa di Nurri, con le loro imprese, le diverse realtà del mondo agricolo e zootecnico. Ci
sono poi gli 86 Comuni dell’area del Parco geominerario e tutti coloro che chiedono di entrare a
far parte di questa nuova realtà”.
Il progetto del Distretto parte dai settori tipici
dell’agroalimentare - caseario, ortofrutticolo, cerealicolo, ma include anche la filiera della carne
suina, bovina e ovina, quella dell’olio e del miele - e mette insieme l’ospitalità diffusa, la
produzione delle energie rinnovabili, il comparto delle imprese artigiane, della ristorazione e del
commercio. Logisticamente, il cuore è il territorio su cui gravitano le imprese della Cooperative
Unione pastori di Nurri, altri centri servizi vedranno la luce a Isili, Villacidro, Cagliari.
A Nurri l’attuale caseificio lascerà il posto ad un centro servizi di 30mila metri
quadri, moderno e con spazi vendita, degustazioni, area per eventi e fiere, un centro di ricerca e
uno di analisi, non più solo del latte ma della qualità del sottosuolo. Le produzioni dei soci, sotto il
marchio di ‘eccellenze agroalimentari e zootecniche dei parchi naturali della Sardegna’, avranno
spazi appositi nei centri della grande distribuzione, in negozi che apriranno sul territorio regionale,
persino nelle miniere del Parco Geominerario, dove potranno essere conservati e messi in vetrina
e proposti ai visitatori dell’inestimabile patrimonio culturale e turistico del parco.
Pochi giorni fa è arrivato il via libera al progetto, subito dopo la macchina della Fondazione
Eccellenze agroalimentari e zootecniche dei parchi naturali della Sardegna si è messa in moto, con
assemblee e incontri con i soci e i soggetti che prenderanno parte, a vario titolo, alla realizzazione
del programma del primo Distretto agroalimentare, che mira a creare occupazione per oltre 3mila
persone nei cinque anni di avvio e a regime.