Centro Studi Agricoli: se l'Iva dovesse aumentare colpo mortale per l'agricoltura sarda - Zona Franca ultima spiaggia

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"Se l'Iva dovesse aumentare sarebbe un colpo mortale per l'agricoltura sarda". Lo sostiene Tore Piana, presidente del Centro Studi agricoli, che aggiunge: "L’aumento dell’Iva per il mondo agricolo della Sardegna, si calcola in un maggiore costo quantificato in oltre 40 milioni di euro annui, come si sa il mondo agricolo in Sardegna utilizza il sistema del regime fiscale agevolato e semplificato, cioè senza compensazione fra iva pagata e iva incassata, quindi l’aumento dell’Iva sarebbe per gli agricoltori Sardi solo ed esclusivamente un ulteriore costo secco. Il maggior costo pagato dagli agricoltori per l’aumento dell’IVA, secondo alcuni calcoli del Centro Studi Agricoli, annullerebbe interamente gli introiti percepiti dal mondo agricolo sardo con la PAC per il tramite del “fascicolo unico”.

Una situazione questa che darebbe il colpo mortale allo stesso comparto agricolo, come tutti sanno, in Sardegna l’equilibrio economico del settore agricolo è molto delicato e basterebbe un intoppo per rischiare di far saltare una delle economie tradizionali e importanti della Sardegna. Si pensi che recenti indagini statistiche, hanno evidenziato come la maggior parte delle aziende agricole Sarde, sopravvivono esclusivamente grazie agli introiti della PAC , per il tramite del Fascicolo Unico. In Sardegna abbiamo circa 35 mila fascicoli attivi Aziendali. Inoltre l’iva in vendita dei prodotti agricoli, passerebbe dal 10% al 13,5% situazione che farebbe contrarre i consumi interni dei prodotti agricoli Sardi, rendendoli meno competitivi a causa dei maggiori costi causati dall’insularità e dai maggiori costi dei trasporti da e per la penisola.

Ecco che come CSA chiediamo urgentemente alla Regione Sardegna e al Suo Presidente di chiedere con forza al Governo Nazionale il riconoscimento dei benefici fiscali e di costi dovuti all’insularità, al pari di altre Isole europee, e di riprendere, sempre con urgenza la richiesta per il riconoscimento della “ZONA FRANCA PER LA SARDEGNA” altrimenti, già dall’immediato futuro, il destino del comparto agricolo Sardo sarà destinato a soccombere, con inimaginabili ripercussioni demografici, sociali ed economici per l’intera Sardegna. Il destino della Sardegna è ora affidato all’operato del Consiglio Regionale e al Suo Presidente Christian Solinas, conclude Tore Piana.