Con il calo tendenziale del fatturato -7,3% e degli ordinativi -5,3%
dell’industria nel 2018 scatta l’allarme occupati per il mondo
cooperativo che ha perso quasi 2.900 addetti nell’ultimo anno pur
continuando a dare lavoro a oltre 1,2 milioni di persone a livello
nazionale.
E’ quanto afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in
relazione agli ultimi dati Istat che confermano la brusca frenata del
sistema produttivo nell’ultimo anno con dicembre che segna una
variazione congiunturale negativa per tutti i principali comparti
industriali (-1,8% i beni di consumo, -5,5% i beni strumentali, -1,7%
i beni intermedi e -9,7% l’energia) e una flessione tendenziale che è
la più forte mai registrata dal novembre del 2009.
Una situazione –
sottolinea Uecoop – che ha riflessi in particolare sui 219mila addetti
delle cooperative della logistica che sono il settore sul quale si
riflette in maniera più diretta la situazione delle industrie il cui
fatturato nel 2018 ha mostrato un andamento tendenzialmente stabile
nei primi nove mesi, con un peggioramento nell’ultimo trimestre spiega
l’Istat.
Tutti i principali settori di attività economica – spiega Uecoop -
registrano cali tendenziali del giro d’affari con le situazioni più
pesanti sui mezzi di trasporto (-23,6%), sull’industria farmaceutica
(-13,0%) e sull’industria chimica (-8,5%). In un paese come l’Italia
dove l’88% delle merci viaggia su gomma la frenata dell’industria è un
segnale negativo per l’intera filiera al quale si aggiungono –
conclude Uecoop – le preoccupazioni sui prezzi dei carburanti e per le
scelte del Governo in materia di tassazione sui mezzi di trasporto che
colpiranno in particolare le produzioni di motori diesel e benzina.