Maschere slave, italiane e di qualunque altro paese insieme, nel segno
dell’amicizia e del divertimento!
L’invito a partecipare vestiti in maschera è rivolto a tutti: maschere
slave, italiane e di qualunque altro paese insieme, nel segno
dell’amicizia e del divertimento!
L'evento si tiene oggi, Domenica 18 febbraio, il “carnevale slavo” si
svolgerà per le vie della Marina a Cagliari con raduno alle ore 15:00
in Piazza San Sepolcro e conclusione alle ore 17:00
Non mancheranno i tradizionali “Bliny” una sorta di "crepe" dai vari
gusti, che rappresentano il sole, il simbolo di questa antica
tradizione molto sentita in Ucraina, Bielorussia e Russia.
La manifestazione itinerante sarà allietata dalla musica ed i canti
di due virtuosi artisti Vladimir Hinko (fisarmonica), Maria
Kutchinskaya (Salterio) solisti del complesso emerito di Stato della
Bielorussia “Khoroshky”
Svetlana e Aksana operatrici del laboratorio di disegno e creatività
artistica del progetto NOI-INSIEME LR 46/90 si occuperanno del face
painting (trucchi del viso) per tutti i bambini che vorranno. Tanti piccoli giochi a premi e indovinelli per bambini e adulti con i
palio souvenir e tipici dolci slavi. Verranno infine premiate le
migliori maschere!!
La domenica di Masleniza e anche chiamata la giornata del “perdono”
perché è tradizione, quando ci si incontra, chiedersi l’un l’altro
scusa per le eventuali offese anche involontarie che si possono aver
fatte ad amici, parenti e conoscenti!
La manifestazione si tiene nell’ambito del Progetto “Rete per
l'interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini
del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e
cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di
Sardegna, e il Patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in
Cagliari.
La comunità immigrata proveniente dall’Europa Orientale e dall’area
post-sovietica è molto presente in Sardegna, dove è grandemente
maggioritaria la componente femminile, donne che svolgono un ruolo
sociale molto importante, soprattutto nel settore della cura alla
persona, tante di loro, infatti, sono lavoratrici badanti, alle quali
sempre più sardi affidano la cura dei propri genitori anziani e nonni.
Negli ultimi anni, i ricongiungimenti familiari, la nascita di
numerose coppie miste, e la significativa presenza in città di
studenti universitari provenienti in particolar modo dalla
Bielorussia, allarga ulteriormente la composizione anagrafica e
sociale di una comunità fortemente integrata desiderosa di condividere
con i Sardi le proprie tradizioni nel segno dello scambio culturale.