Alghero Donna in esilio a Palazzo Chigi

Ricordata la poetessa algherese Maria Chessa Lai

Foto di gruppo giuria e premiate
Ambientazione sarda l’altra sera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per festeggiare le vincitrici 2012 del Premio Nazionale di letteratura e giornalismo “Alghero Donna”. Nella Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi le note di “Alghero”, la canzone portata al successo da Giuni Russo, hanno introdotto la cerimonia patrocinata dalla Regione Sardegna, dalla Provincia di Sassari e da Roma Capitale.

I membri della Giuria, presieduta da Neria De Giovanni e composta da Gemma Azuni (Fasi Italia), Pierfranco Bruni (Sindacato Libero Scrittori Italiani), Maria Teresa Giuffrè (scrittrice), Antonio Maria Masia (Associazione Internazionale dei Critici Letterari), Massimo Milza (Associazione Salpare), Stefano Solinas (Ordine nazionale dei giornalisti) hanno illustrato le motivazioni del premio assegnato, nella sezione prosa a Grazia Francescato per il libro “Lo sguardo dell’anima” (Edizioni Mediterranee), nella sezione poesia ad Antonella Anedda, per la raccolta “Salva con nome”(Edizioni Mondadori), e nella sezione giornalismo ad Anna La Rosa, per la trasmissione di Rai3, Telecamere. Un gioiello lavorato con corallo raccolto nel mare di Alghero è il premio che le vincitrici hanno ricevuto dalle mani di Neria De Giovanni, che ha condotto la serata con la consueta eleganza, dialogando simpaticamente con le premiate sul loro rapporto con la Sardegna e sulle radici che hanno segnato la loro esperienza artistica e professionale.

Antonella Anedda, barbaricina di origine, ha dimostrato come la lingua sarda e le sue più antiche tradizioni possano ancora “parlare” e mantenere un nome, anche al di fuori dell’Isola. Grazia Francescato, personaggio pubblico che molto si è dedicata e si dedica tutt’ora alla difesa della natura, con battaglie ambientaliste condotte coraggiosamente in tutto il mondo, ha reso testimonianza della propria avventura spirituale particolarmente affine alla cultura del popolo sardo.

Anna La Rosa ha ricordato come il successo della trasmissione Telecamere, in onda ormai da 19 anni, è stato quello di portare l’occhio attento ed indagatore delle telecamere là dove si svolgono gli eventi del mondo politico, dentro i palazzi delle istituzioni, nei congressi di partito, al seguito degli esponenti di governo, con tocco pacato e leggero. Successo replicato con il programma Telecamere Salute.

Momenti di commozione hanno accompagnato la consegna a Pasquale Chessa della Targa alla memoria della mamma, l’insegnante e poeta algherese Maria Chessa Lai, scomparsa all’inizio di quest’anno, ricordata con la lettura di alcuni suoi brani poetici, recitati dalla figlia Maria Vittoria. Alessandro Milza, direttore di Oro e Porpora, rivista telematica edita dall’Associazione Salpare, infine, ha consegnato a Rosella Sensi, imprenditrice e attuale Assessore alla Comunicazione e Promozione di Roma Capitale, la Targa speciale conferita di volta in volta a personalità femminili distintesi per la loro immagine pubblica nel sociale, nelle professioni e nelle istituzioni. Mentre in sala risuonava la struggente voce di Giuni Russo che invocava “voglio andare ad Alghero”, quasi a sottolineare la condizione di “esilio” imposta anche quest anno al Premio Alghero Donna, i numerosi ospiti presenti, tra i quali, l’ex Presidente della Regione Sardegna, On.le Mauro Pili e il Sen. Silvestro Ladu, sono stati allietati, al termine della cerimonia, con una degustazione di prodotti tipici offerta dal Gremio dei Sardi di Roma, che ha affiancato l’Associazione Salpare nella organizzazione della manifestazione.

 

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