Dal 2012 l’associazione ARCI Sardegna promuove I Viaggi della Memoria,
un progetto educativo che parte dalla memoria storica dell’Olocausto
per approdare a dei percorsi di cittadinanza attiva.
In otto edizioni, circa 600 ragazze e ragazzi sardi, di età compresa
tra i 18 e i 25 anni, grazie al contributo delle Pubbliche
Amministrazioni della Sardegna, hanno partecipato al progetto che
prevede un corso di formazione storica, il viaggio nella città di
Cracovia con la visita al Ghetto Ebraico, la Fabbrica di Oskar
Schindler, il campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau e infine il
percorso di restituzione presso i propri comuni di appartenenza.
Il progetto gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della
Camera dei Deputati e dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e del
sostegno e/o patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano, della
Provincia Autonoma di Trento, della Provincia di Trieste e di oltre
cinquanta comuni italiani. In Sardegna da otto anni, grazie al
partenariato tra l’ARCI sarda e l’associazione Deina di Torino, questa
opportunità viene offerta anche ai giovani dell’Isola.
L’associazione sarda cura tutto il percorso educativo prima della
partenza e dopo il rientro, avvalendosi di educatori esperti che sono
i punti di riferimento costanti per le ragazze e i ragazzi sardi.
Nell’Isola il progetto de I Viaggi della Memoria – Promemoria
Auschwitz gode del patrocinio e del sostegno della Presidenza del
Consiglio Regionale, dell’Assessorato regionale alla Pubblica
Istruzione, e il contributo della Fondazione di Sardegna. Ventisette
Comuni quest’anno hanno scelto di sostenere l’iniziativa: Ardauli,
Bauladu, Bidonì, Bonarcado, Busachi, Calasetta, Capoterra, Carloforte,
Cuglieri, Gavoi, Iglesias, Masainas, Milis, Narcao, Neoneli, Nuxis,
Portoscuso, Sant'Antioco, Santu Lussurgiu, Sassari, Scano di
Montiferro, Seneghe, Sennori, Silius, Ula Tirso, Villamassargia,
Zeddiani. “Un progetto rivolto direttamente ai giovani – sottolinea il
Presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri - che sin dall’inizio
abbiamo scelto di sostenere. Sono convinto che si tratti di un
utilissimo investimento in civiltà, grazie al percorso educativo e
formativo che io stesso ho avuto modo di seguire.
È un’esperienza unica, intensa e coinvolgente che tutti dovrebbero
avere la possibilità di vivere.
I giovani che partecipano ai viaggi
diventano i nuovi testimoni dell’Olocausto e preziosi custodi della
memoria, importante antidoto contro l’atomizzazione sociale e
l’imbarbarimento dello spazio pubblico”. Pensato per accompagnare le
giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della
complessità del mondo che le circonda a partire dal passato e dalle
sue narrazioni, il progetto propone un percorso strutturato in grado
di alimentare una relazione continua tra storia, memoria e
cittadinanza. "Oggi il nostro pensiero deve andare a tutti coloro che
hanno pagato con la vita la propria identità, la propria appartenenza
a una comunità – sottolinea il Segretario regionale dell’ARCI, Franco
Uda. Dobbiamo ricordare con rispetto i morti e il coraggio dei
sopravvissuti, ma abbiamo anche la responsabilità di promuovere in
ogni modo la conoscenza di un dramma che ha colpito migliaia di
persone, perché non si ripeta mai più.
Per questo abbiamo il dovere di contrastare ogni forma di violenza e
odio e diffondere la cultura del rispetto della diversità, perché a
ogni popolo siano garantiti quei diritti che possano favorire una
convivenza pacifica tra le persone.
Si tratta di un progetto che dalla
Memoria mira a formare una generazione di giovani cittadini che
abbiano interiorizzato la lezione della Storia e sappiano spenderla
consapevolmente nelle pratiche della democrazia partecipata.
Non possiamo prescindere dalla più grande tragedia del '900 se
vogliamo far nascere una cittadinanza europea che guardi al futuro con
le solide radici della memoria condivisa del Vecchio Continente”. In
questi otto anni hanno sono stati coinvolti oltre 50 Comuni della
Sardegna e hanno collaborato più di 30 istituti scolastici. L'edizione
del 2019 vedrà partire, dal 31 gennaio al 6 febbraio, 81 giovani (52
ragazze e 29 ragazzi), studenti delle scuole medie superiori e
dell'Università sarde. I giovani partecipanti sono stati formati da
uno staff di 12 tutor di età compresa tra i 22 e i 30 anni che hanno
preso parte al progetto nelle scorse edizioni dopo aver partecipato a
tre giornate di formazione a Trento a cura dell'associazione Deina e a
un seminario formativo di ulteriori due giorni in Sardegna, a cura
dell'ARCI. Sette di loro accompagneranno i giovani durante il viaggio.