Dati positivi per quanto riguarda il numero delle presenze previste in
Sardegna nel corso del 2018: +5% (un turista su due è italiano), gli
stranieri arrivano soprattutto da Germania, Austria, Francia,
Svizzera, Olanda, Spagna e Regno Unito. Nel 55,1 % dei casi crescono
anche le prenotazioni. Vengono confermati i posti di lavoro: il 61%
degli operatori ha confermato il personale, quasi il 30 % ha assunto
nuovo personale. Segno negativo (-3 %) per le previsioni di luglio. Le
criticità? L'abusivismo (5/6 mila le strutture ufficiali e 13mila
quelle in vendita sui portali online), i trasporti e la tassa di
soggiorno.
E' in sintesi ciò che emerge dall'analisi di Federalberghi Sardegna e
Confcommercio Sardegna sulla stagione turistica 2018 per la Sardegna.
L'indagine è stata realizzata su un campione composto dal 54,03% dei
posti letto disponibili, tenendo conto del livello degli alberghi
(stelle e dimensione) e distribuzione territoriale.
“La nostra posizione è in linea generale positiva”, ha detto Paolo
Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, “non possiamo però non
tener conto dei numeri di luglio che registrano un -3 per cento anche
se possono migliorare. Questo è un primo campanello d'allarme perché
se noi non programmiamo sarà sempre più difficile tenere la lancetta
alta. Bisogna organizzare il territorio per attirare nuovi flussi,
altrimenti il prossimo anno il segno meno si registrerà anche negli
altri mesi.
Le maggiori difficoltà sono dettate dall'abusivismo che
riguarda la metà del settore turistico, ma anche l'incertezza di
connessione legata ai trasporti ci crea una serie di criticità che non
garantiscono al turista la facilità di accesso all'Isola che deve
essere facilmente raggiungibile.
Altro tema è la tassa di soggiorno che ad oggi non è omogenea,
continuano a pagarla i soliti noti e le risorse non vengono
reinvestite sul turismo”.
E sulla tassa di soggiorno è intervenuto anche Gianluca Deriu,
direttore di Feralberghi Sardegna: “Provocatoriamente ho chiesto ai
Comuni che non applicano la tassa di mettere un cartello con su
scritto che in quel determinato Comune non si paga l'imposta”.
Secondo
Fausto Mura, vicepresidente Federalberghi Sud Sardegna, “è importante
la destagionalizzazione ma non si raggiungeranno mai i numeri che si
ottengono con l'alta stagione, dipende sempre da dove arrivano i
turisti e noi oggi siamo arrivati ad avere la metà dei turisti
stranieri dopo la crisi che abbiamo superato nel 2015”. E' stata anche
l'occasione per parlare del batti e ribatti sulla legge urbanistica.
Secondo il presidente di Confcommercio Sardegna Alberto Bertolotti “è
necessario rendere le strutture competitive, noi chiediamo un
adeguamento alle necessità, non cemento.
La pianificazione dei
litorali deve essere un altro punto fermo, è necessario ad esempio
dare la possibilità alle imprese balneari di diventare più adeguate
alle richieste di qualità anziché consentire ai comuni di adeguarsi a
linee guida che hanno subito già sette modifiche”.
Sulla competitività della stessa linea anche il presidente di
Federalberghi che rimarca che “è necessario essere competitivi e avere
una certezza normativa per l'imprenditore che vuole investire sul
territorio, nessuno chiede strutture in riva al mare”.