A sessant'anni dallo storico match Clay vs Liston

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  60 anni fa il match che cambiò la storia. Il 25 febbraio del 1964 a Miami Beach, il campione del mondo dei pesi massimi Sonny Liston cedette il trono ad un giovane arrogante e sfrontato che qualche giorno dopo cambio il suo nome in Mohamed ali. Alla vigilia del match Clay sfotteva il campione con frasi provocatorie tipo Insegnerò a Sonny Liston a boxare, a schivare e soprattutto a tappeto andare! I soldi non ve li rimborso se scommettete su Sonny l'orso, Lui lo sa che sono bravo, andrà giù all'ottavo, avanti vieni avanti brutto bestione, ti mangerò in un sol boccone! 

  I bookmakers di allora davano Liston super favorito, in confronto ad un 21enne irriverente che all'attivo aveva solo una medaglia d'oro alle olimpiadi. Già dalle prime riprese si capì che lo sfidante non aveva nessun timore del campione, che a guardia bassa invitava Liston a colpire, senza mai centrare il bersaglio. Liston perse per KO tecnico all'inizio dell'ottava ripresa, proprio come aveva previsto quel ragazzino arrogante e spavaldo. Decise di abbracciare la religione mussulmana, e divenne Mohamed Ali. da campione del mondo, la sua spavalderia aumentò: "Ho 21 anni e non ho un segno in faccia, loro non possono colpire ciò che non possono vedere." Le sue frasi ad effetto coloravano le conferenze stampa, era un peso massimo che danzava sul ring come un peso leggero, potente e preciso, è entrato nella leggenda del pugilato e dello sport come "Il più grande". Ha cambiato la storia della boxe, considerando tutt'ora il personaggio sportivo più influente del Secolo