Con la recente Delibera di Giunta approvata nelle scorse ore, il
Governatore Pigliaru, prendendo evidentemente in considerazione le
istanze provenienti dal gruppo consiliare in Regione di Forza Italia e
dai partititi di opposizione del centro destra autonomista algherese,
questi ultimi firmatari anche di un ricorso al TAR, pone rimendio,
almeno in parte, al disastroso quadro delineato dallo studio di
compatibilità idraulica commissionato dall'Amministrazione comunale di
Alghero.
Nonostante i molteplici tentativi condotti dal centro destra
algherese, da alcuni Comitati di cittadini, tecnici del settore,
Ordini professionali e imprenditori agricoli per evidenziare la
necessità di una maggiore riflessione sugli studi del PAI che, a causa
di probabili vizi interpretativi e di valutazione, attribuivano a ben
800 ettari del nostro agro di Bonifica l'elevato rischio idraulico
Hi4, la Giunta Bruno, con il sostegno del PD locale, di cui è
espressione diretta anche il neo Assessore all'Urbanistica, ha
proseguito nel suo infelice intento di approvare, in seconda
convocazione, gli studi, ponendo così fine ad ogni barlume di buon
senso amministrativo.
Le innumerevoli modifiche alle norme di attuazione del PAI contenute
nella Delibera, inoltre, contemplerebbero la possibilità di ripetere
lo studio di compatibilità idraulica perchè non più congruo e
attinente con le mutate condizioni normative. Questo, unitamente al
fatto che, oltre alle Commissioni propedeutiche al passaggio in aula,
tutti i Consigli si sono svolti con la ormai consueta procedura della
doppia convocazione, da evidenza di come anche il danno economico
derivante da tali scelte possa essere rilevante.
Ma è soprattutto l'incuranza verso la grave ingiustizia che si sarebbe
perpetrata nei confronti dell'agro di Alghero a dar conto della
pessima politica operata da questa Giunta. Senza, infatti,
l'introduzione nelle norme di attuazione del PAI dell'articolo 27 bis
"Disciplina delle attività agricole, pastorali e selviculturali nelle
aree di pericolosità molto elevata", ben 800 ettari di fertile suolo
agricoli sarebbero stati definitivamente compromessi.
Ci chiediamo quale sia il rapporto di continuità con la Giunta
Regionale che il sindaco Bruno aveva sbandierato all'indomani della
sua candidatura atteso che, ad oggi, da Cagliari ha ricevuto
continuamente solo sonori ceffoni.
Riteniamo, in conclusione che, traendo spunto dagli ultimi appelli pre
elettorali, forse l'unico dovere morale che dovrebbe essere formulato
è quello che gli rivolgono insistentemente i suoi concittadini:
lasciare spazio a politici più virtuosi e abbandonare ogni velleità su
questa città, martoriata da ben quattro anni del suo infausto
governo