"Dopo le numerose lamentele ricevute a queste organizzazioni sindacali
ci sentiamo in dovere di contestare ufficialmente l’elezione,
svoltasi in maniera oligarchica e non democratica, giustificata dalla
commissione elettorale semplicemente con la frase: - “è l’unica
dipendente in posizione funzionale nel dipartimento in questione”.
Comincia così una nota dei sindacati Nursing Up e FSI - Usae, a firma
di Alessandro Nasone e Mariangela Campus ,relativamente alle recenti
elezioni che si sono svolte nel comparto sanitario.
"Dai reclami pervenuti - aggiungono - i lavoratori aventi diritto al
voto si son trovati di fronte ad una situazione surreale, dai profili
altamente antidemocratici: un seggio elettorale che in barba alle più
elementari regole di democraticità e imparzialità, non dava opzioni di
scelta, indicando un solo nome da poter votare o suggerendo
addirittura di lasciare la scheda elettorale in bianco in caso il nome
UNICO non fosse gradito.
Questo comportamento dei componenti del seggio, segnalatoci dai
lavoratori, e l’impossibilità di scelta democratica come una normale
elezione prevede, ha suscitato malumore e profondo dissenso,
dimostrato dal fatto che gli elettori hanno voluto esprimere
ugualmente la loro preferenza verso altri rappresentanti di loro
fiducia. La commissione elettorale ha comunque optato per invalidare
queste schede ritenendole nulle. Ci appare comunque non trascurabile
un dato importante: La stragrande maggioranza delle schede sono state
ritenute nulle perché esprimevano la preferenza per un altro
candidato. Ci dispiace doverlo nuovamente rimarcare, ma più osserviamo
e analizziamo la situazione, lo svolgimento delle operazioni di voto e
le procedure elettorali, e più tutto ciò ci appare paradossale.
Ci chiediamo come sia possibile indire un’elezione se a priori il
candidato è unico, non democraticamente condiviso, e oltretutto
chiamando al voto tutti quei dipendenti che possono votare ma non
possono candidarsi.
Questo è un ulteriore punto poco chiaro, i dipendenti possono votare
ma hanno il divieto di candidarsi perché non afferenti al dipartimento
delle professioni sanitarie. Quali sono allora i dipendenti da
considerarsi appartenenti al dipartimento delle professioni sanitarie
se non i professionisti che rientrano in questa classe di lavoratori ?
Che senso ha chiamare al voto dei dipendenti se si considerano
estranei a quel dipartimento ?
Che senso ha chiamare al voto dei dipendenti se si considerano
estranei a quel dipartimento e sprecare tempo e denaro per elezioni
che confermano eletto l'unico candidato anche se ha meno voti degli
altri?
Queste organizzazioni sindacali intendono farsi portavoce di
questo dissenso, e del diritto di preferenza richiesto a gran voce dai
lavoratori e dimostrato con l’esercizio del voto.
L’imposizione di un unico nome durante un’elezione su base
democratica, potrebbe suscitare oltre che dissenso, sfiducia, verso un
amministrazione innovativa che ha istituito il primo dipartimento
delle Professioni Sanitarie in Sardegna, negando però di fatto la
possibilità di scelta del rappresentante dei lavoratori del comparto.
Chiediamo il riconteggio di tutte le schede elettorali riguardanti il
rappresentante del personale del comparto, la presa in considerazione
delle note mese a verbale, e il rispetto della scelta democraticamente
espressa dai lavoratori".