«Ho abbandonato i lavori del Consiglio regionale e non parteciperò
alla votazione della legge di riforma dell’Egas perché il
provvedimento, così come formulato, non rispetta i dettami della
delibera Anac riguardo al cosiddetto controllo analogo dell’Egas
(soggetto titolare del servizio idrico integrato) nei confronti del
soggetto gestore dell’acqua, Abbanoa spa.
Infatti, l’articolo 3 del disegno di legge n.459, (votazione alla
quale non ha preso parte neppure il capogruppo dell’Upc, Pierfranco
Zanchetta) stabilisce che gli organi del soggetto gestore (Abbanoa)
continuino ad essere nominati dall’assemblea di Abbanoa, invece che
direttamente dal soggetto titolare del servizio idrico (Egas)
esautorando di fatto gli Enti locali della Sardegna da un loro
legittimo diritto.
Mi rammarica che il centrosinistra al governo della Regione non abbia
saputo cogliere l’occasione per tendere una mano agli Enti locali,
ponendo rimedio ad una situazione incresciosa oltreché palesemente
illegittima e illegale, ed abbia invece preferito perseguire nelle
logiche di potere dalle quali, con la nostra assenza in Aula,
marchiamo la dovuta distanza politica».