“È indubbio che la crisi aperta in modo sconsiderato dal ministro e
vicepremier Salvini potrà avere gravi riflessi su tutte le questioni
sarde aperte. Tutti noi siamo profondamente preoccupati per la nostra
terra. Che ne sarà delle trattative sul prezzo del latte, delle
vertenza sulle Entrate, del tema energia, di tutte le soluzioni che si
prospettavano, o del rilancio del Porto canale? Il rischio è che
restino tutte al palo. Ma se ci fosse una possibilità, per quanto
labile, di incidere su un qualsiasi dossier tra i tanti sardi ancora
in essere non esiteremmo un attimo a lavorare di giorno e di notte.
Purtroppo queste possibilità, non avendo in questo momento un
interlocutore certo, non ci sono”.
Questo il commento della capogruppo del M5S Desirè Manca al termine
della riunione dei capigruppo convocata dal Presidente del Consiglio
Michele Pais, su richiesta del centrosinistra dopo la caduta del
Governo.
La posizione della capogruppo del M5S è distante da quella dei
colleghi del centrosinistra che hanno chiesto la convocazione
d’urgenza della massima Assemblea sarda.
“Il tentativo di lucrare sulla crisi di Governo, di drenare consenso
sulla pelle dei sardi – ha precisato Desirè Manca - scava un solco
profondo tra noi ed alcuni colleghi dell'opposizione. La mera ricerca
di visibilità che non può portare risultato alcuno, salvo l'ennesimo
spreco di denaro dei sardi, e ciò non può vederci né favorevoli né
complici”.