“Con le legge regionale n°33 del 2 agosto 2018 la Regione Sardegna ha
istituito il reddito di libertà. Una misura di sostegno per favorire
l’indipendenza economica, l’autonomia e l’emancipazione delle vittime
di violenza domestica che si trovano in condizioni di povertà e con
figli minori. Condizione per la concessione dell’aiuto è la
partecipazione a un progetto che ha per obiettivo proprio il
raggiungimento dell’autonomia delle assistite. Si tratta di una legge
fondamentale di questi tempi tristemente segnati dai casi di violenza
sulle donne, ma che purtroppo, non può essere applicata perché mancano
i decreti attuativi.
L’intervento della Regione è perciò urgente:
questa legge rappresenta un aiuto concreto per tutte le donne che loro
malgrado si trovano avvolte nella spirale della violenza economica e,
talvolta, di conseguenza, di quella fisica. Occorre dare una mano a
queste donne, dare attuazione alle legge 33 del 2018. Occorre farlo
subito”.
Politiche di sostegno per le donne e parità di genere in primo piano.
Così la consigliera regionale del M5S Carla Cuccu ha presentato
un’interpellanza per chiedere l’emanazione dei decreti attuativi di
una legge regionale che aiuterà le donne vittime di violenza a
inserirsi nel mondo del lavoro in modo da non dover subire la
dipendenza economica del partner. Condizione alla base di molti
episodi di abusi.
“La legge 33 del 2018 – spiega Cuccu – prevede la possibilità di
attivare intese e protocolli con i Ministeri e le associazioni ma
soprattutto prevede degli incentivi specifici per le imprese che
assumono le donne vittime di violenza. Le imprese, inoltre, saranno
esentate dal pagamento delle imposte regionali per un anno”.
Altro punto molto importante della legge 33 del 2018 riguarda la
formazione dei bambini e dei ragazzi:
“Per combattere il pensiero maschilista è necessario intervenire con
un cambio di mentalità che deve partire sin dall’infanzia. I genitori
devono insegnare il rispetto e la scuola deve fare altrettanto.
La
legge regionale di cui chiedo l’attivazione, a questo scopo, prevede
dei progetti di educazione all’affettività e alla parità di genere,
destinati ai bambini delle scuole dell’infanzia, di quelle primarie e
secondarie”.
Cuccu, infine, ricorda l’impegno preso dal Presidente Solinas con la
firma della Carta di impegni per la Parità, e, fiduciosa nella volontà
di guardare a un futuro paritario per tutte le donne e tutti gli
uomini, chiede all’assessore alla Sanità Nieddu di intervenire con
l’emanazione dei decreti attuativi “per il bene di tutte le donne che
soffrono ma anche dei loro figli”.