"Troviamo molto discutibile la tempistica con la quale la Commissione
Pari Opportunità del Comune di Alghero, a pochi giorni dalla scadenza
del mandato e in piena campagna elettorale, attraverso la sua
presidente, provvede a pubblicare sul sito istituzionale della C.P.O
il Bando -” Un Logo per la Commissione Pari Opportunità”- riferito
alla delibera ,n° 344 del 10-10 2018.
A ciò si aggiunga che il 10 giugno sempre la Presidente inaugura un
“Centro documentazione donna” alla presenza di quanto resta (viste le
continue dimissioni e assenza) della C.P.O, ma presenti però alcune
Assessore e alcune Consigliere dell'attuale Giunta Comunale.
Ci si chiede quale possa essere la ragione, se non mera opportunità
elettorale, per la quale non fossero presenti né consigliere né donne
rappresentative del Centro Destra. Si ricorda a tale proposito che la
C.P.O è istituzionale e non di parte o della maggioranza (Si
ribadisce che trattasi di “Commissione Pari Opportunità).
Ciò che non si riesce a comprendere è la ragione per la quale la
Presidente della Commissione non abbia inserito tra le cose urgenti da
approvare il Progetto “Famiglia e Lavoro: un equilibrio possibile”. Tale progetto era stato perfezionato affinchè fosse inserito
nell'ambito delle politiche al sostegno della Famiglia in quanto
prevedeva in termini di strutture ed organizzazione di creare
risposte ai bisogni delle donne lavoratrici con particolare
riferimento a quelle che in piena estate soni occupate nel comparto
alberghiero e della ristorazione.
Ciò con riferimento al Protocollo
d'intesa con la Provincia di Trento deliberato dalla Giunta il 30
giugno 2015.
Quanto sopra per precisare l'anomalo funzionamento di una Commissione
Istituzionale cosi importante come la C.P.O che non ha operato nel
rispetto della trasparenza degli Atti in quanto non sono stati
pubblicati i verbali delle riunioni, non sono stati resi pubblici,
sempre sul sito istituzionale, gli atti relativi a delibere ,
resoconti sulle attività svolte, programmazione e utilizzo delle
risorse finanziarie.
Ricordiamo in proposito che si dimisero 6
Consigliere senza che la Presidente convocasse la seduta per
comunicare alla Commissione la ragione delle dimissioni quindi
resta ancora il dubbio se fossero state accolte o meno.
Trattandosi di Commissione di Pari Opportunità ci si chiede quale è la
parità garantita da un organismo che pubblica bandi solo in scadenza
dei tempi di funzionamento e proponendo attività come quella
presentata giorni or sono nella Biblioteca Comunale, con un numero
ormai sparuto di Consigliere? Sarebbe davvero opportuno che venissero
pubblicati i verbali e gli Atti a sostegno della regolarità delle
procedure adottate soprattutto per chiarire che quanto fatto
ultimamente non risponda solo a logiche di stampo elettorale.
La C.P.O e la Presidente che la rappresenta hanno davvero dimenticato
il significato prima di “Pari” poi di “Opportunità” .
Le scadenze elettorali sono altra cosa".
Il documento è stato trasmesso da Caterina Salerno, consigliera
dimissionaria della Commissione pari opportunità