In questi ultimi anni in cui ovunque hanno prevalso il disimpegno e
la delusione, l'attività di Sardenya i Llibertat si è circoscritta
alla città di Alghero, dove il movimento è nato ed opera, ma segue con
attenzione, e non poca preoccupazione, il dibattito politico regionale
e nazionale, avvertendo tuttavia alcuni segnali favorevoli al
rinnovamento della politica, soprattutto tra i gruppi giovanili nati
ovunque per la difesa dell’ambiente.
Memorabili le lotte e le denunce contro la speculazione edilizia e la
dissennata cementificazione delle coste e dell'agro, la corruzione e
il clientelismo nella pubblica amministrazione, le forti battaglie in
difesa dei più deboli e degli emarginati con azioni mirate per
rivendicare giustizia sociale e solidarietà, uno sviluppo economico
ordinato e improntato sui valori di rispetto dell’uomo, della nostra
originale cultura e dello straordinario patrimonio ambientale.
Pertanto, Sardenya i Llibertat si propone non con una lista elettorale
con suoi militanti o sostenitori ma offrendo al dibattito cittadino e
alle forze politiche impegnate in questa complessa campagna elettorale
un semplice contributo in termini di valori, di idee e di proposte,
che rappresentano le ragioni costituenti del nostro movimento e,
riteniamo, debbano costituire il patrimonio dell’intera sinistra e di
coloro che hanno a cuore gli interessi generali dei cittadini.
P.U.C. partecipato
Mettere fine ad una gestazione ultraventennale con l’approvazione del
Piano Urbanistico Comunale entro un anno dall’insediamento dei
rinnovati Consiglio comunale e nuova Amministrazione, dopo aver
consultato tutte le componenti organizzate della società algherese
(associazioni culturali, ambientaliste, giovanili, sportive,
organizzazioni sindacali e delle categorie produttive, volontariato
organizzato, partiti e movimenti politici, etc..).
Un Piano che però
tenga conto del calo demografico in atto, dell’eccessivo consumo di
suolo e della bulimia edilizia che ha stravolto la città e il
territorio fin dagli anni ‘60, dello straordinario valore
rappresentato dalle risorse naturali e agricole, dei bisogni di spazi
per la socialità, come parchi e spazi verdi attrezzati, la necessità
di riorganizzare le strutture scolastiche e l’impiantistica sportiva
anche all’aperto, l’urgenza di garantire una pedonabilità sicura per
tutti, pianificare un sistema di conservazione e utilizzo delle
risorse culturali presenti in città e nel nostro territorio,
assicurare le migliori condizioni di vita agli abitanti dell’agro
appoderato e nelle borgate della Riforma agraria. Un Piano che non
consumi altro territorio ma riutilizzi meglio quello già edificato, al
fine di garantire migliori condizioni di vita ai cittadini di oggi e
quelli che verranno (Enciclica Laudato sì di Papa Francesco).
Considerata la cronica carenza di servizi, occorre fare delle scelte
coraggiose che, partendo dai reali bisogni della cittadinanza, disegni
un Piano dei servizi (parchi, giardini, piazze, parcheggi per auto e
autobus, viabilità, trasporti pubblici, piste ciclabili, luoghi di
aggregazione, spazi idonei allo svago e alla pratica dello sport)
sacrificati finora a vantaggio esclusivo di un’edilizia rapace e
disordinata. Quindi un P.U.C. equilibrato e al contempo coraggioso al
fine di garantire finalmente gli interessi generali della città.
Piano del Parco
L’idea di un Parco naturale a Porto Conte trova le sue origini alla
metà degli anni ‘70 ad opera di un movimento cittadino appositamente
costituitosi e composto da associazioni ambientaliste, culturali e
politiche, particolarmente sensibili ai temi ambientali, sul solco di
analoghi movimenti operanti nel resto d’Italia. Sardenya i Llibertat,
insieme ad altri gruppi politici cittadini, prima e Alghero Viva poi
hanno raccolto l’idea trasformandola in proposta concreta, deliberata
all’unanimità dal Consiglio comunale nel 1998. Pertanto proponiamo che
lo strumento di pianificazione costituito dal Piano del Parco avvenga
in tempi rapidi, con le stesse modalità di coinvolgimento dei gruppi
di interesse e l’interra cittadinanza, prioritariamente
all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale, seguendo lo stesso
percorso del Piano di Assetto Idrogeologico.
L’unificazione degli
organismi di gestione delle aree protette, soluzione razionale che
abbiamo sostenuto, potrà coniugare opportunamente la tutela
dell’ambiente e lo sviluppo di attività economiche sostenibili.
Parimenti sosteniamo l’ampliamento del Parco ai territori di alto
valore ambientale a Nord (Baratz, Porto Ferro e L’Argentiera) e a Sud
di Alghero (territori di Villanova Monteleone e Bosa). A vent’anni
dall’approvazione della legge istitutiva del Parco regionale di Porto
Conte, riteniamo sia necessario avviare una riflessione
sull’applicazione della legge stessa.
P.U.L. - Piano di Utilizzo dei Litorali, P.U.T. - Piano Urbano del
Traffico – Piano commerciale e dei pubblici esercizi – Piano per la
concessione di suolo pubblico ad uso commerciale
Consultazione dei gruppi di interesse e dei singoli cittadini,
consapevoli che sia i litorali, le piazze e le strade sono beni
pubblici, pertanto devono garantire prioritariamente le migliori
condizioni di fruizione dei comuni cittadini e certamente anche agli
operatori del settore turismo e commercio. Occorre ristabilire le
regole concessorie e vigilare rigorosamente sulla normativa edilizia,
sull’abuso dei cambi di destinazione d’uso dei locali e sulle
superfici minime soprattutto nel Centro storico, sul rispetto della
normativa in materia sanitaria e di abbattimento delle barriere
architettoniche. Cagliari e Olbia, città amministrate da maggioranze
di segno opposto, saggiamente sono arrivate alle stesse conclusioni di
razionalità e di rispetto degli interessi generali nell’utilizzo del
suolo pubblico ad uso commerciale.
Riteniamo che questi siano i
presupposti con cui si debba procedere all’approvazione dei suddetti
Piani.
Cuguttu/Maria Pia
Il sistema ambientale costituito dalla laguna del Calich, l’area di
Cuguttu/Maria Pia, la fascia dunale con ginepreto e pineta rappresenta
un complesso ad alta sensibilità e di grande valore naturalistico
riconosciuto anche in ambito comunitario, ma anche porta d’accesso al
sistema più ampio delle aree protette di Alghero.
Sulla destinazione di quest’area, da secoli pubblica e prima area di
bonifica agraria del territorio algherese, ci siamo occupati in
diverse occasioni.
Occorre ricordare che, nel tumultuoso sviluppo urbanistico della
città, quella di Maria Pia attualmente rappresenta l’unica area in
grado di soddisfare gli spazi per servizi pubblici e di garantire i
parametri del Piano Regolatore Generale.
Rivolgiamo perciò ai candidati alla carica di sindaco e a tutti i
candidati consigliere un accorato appello ad assumersi l’impegno
politico per la richiesta al Ministero dei beni culturali del Decreto
di vincolo monumentale sugli edifici storici della bonifica di Cuguttu
di metà dell’800 e del vincolo storico-paesaggistico sull’intera area
di Cuguttu-Maria Pia. Inoltre, per tale area strategica proponiamo una
scelta definitiva da inserire nel Piano Urbanistico Comunale che ne
sancisca l’intangibilità edificatoria quale risarcimento dovuto alla
città, con la creazione di un grande parco urbano destinato al tempo
libero, alla cultura, alla pratica di attività sportive e alla
balneazione, che costituirebbe per la città, insieme alle sue già note
peculiarità, una ulteriore occasione di attrazione e di sviluppo.