Alghero: la decadenza degli impianti sportivi - Gli esempi del Mariotti e di Sa Segada

-
  Inevitabilmente in una campagna elettorale trovano ampio spazi nel confronto politico quelle che sono le carenze più evidenti della città. Il rinnovo del consiglio comunale di Alghero non sfugge a questa logica e il terreno di confronto è soprattutto quello legato allo sport e, nel dettaglio, agli impianti sportivi di competenza comunale. E' sufficiente a questo proposito fare capolino dietro le mura del vecchio Mariotti per assistere a una condizione penosa dell'impianto e in particolare del terreno di gioco: tutto lo spazio è coperto di erbacce ormai alte oltre un metro. Una immagine deludente che testimonia di una decadenza in corso ormai da diversi anni.

  Tra l'altro la nuova foresta del glorioso campo sportivo rappresenterà un problema serio non appena la vegetazione diventerà secca per il caldo rappresentando una facile esca anche per il rischio incendio. Ma se in città si vive di precarietà, in borgata la situazione non è certo migliore come testimonia un contributo di Giovanni Baldassarre Spano che riportiamo di seguito. "Lo sport come possibilità di sviluppo ed inclusione sociale? Si, ma non a Sa Segada. Basta attraversare la borgata - sostiene Spano - per accorgersi del generale degrado delle aree pubbliche, ma l’apice dello scontento subentra alla visione del campo da calcio, che versa in condizioni di abbandono. Quella struttura sportiva, che in tempi passati ha visto tanti giovani giocarvi con entusiasmo e ha ospitato il tifo degli astanti, ora versa da troppo in condizioni inaccettabili.

   Il terreno di gioco tristemente inerbito, le recinzioni a tratti divelte e le porte con le loro reti stracciate, rappresentano la dimostrazione tangibile di come la borgata di Sa Segada sia stata abbandonata a sé stessa dalla politica algherese. Purtroppo questo scempio è solo uno di quelli compiuti dalle amministrazioni comunali degli ultimi anni, in quanto la stessa area urbana di Alghero presenta talune strutture sportive in abbandono o non giustamente utilizzate. Dimenticare la funzione sociale dello sport, soprattutto nelle aree periferiche e di borgata del Comune, significa non averne compreso il valore inclusivo che questo ha per il mondo giovanile.

   Non comprendere i bisogni dei giovani comporta non poter essere dei seri amministratori locali, poiché le scelte amministrative devono essere compiute prioritariamente per garantire il benessere delle future generazioni. La città di Alghero è stata fucina di importanti atleti, che ne hanno esportato il nome in ambito internazionale ed è triste vedere come questo sia stato dimenticato dalla recente politica. Ritengo che la prossima amministrazione comunale debba invertire la tendenza e predisporre un serio piano di rivalutazione delle infrastrutture sportive presenti nel territorio. Lo sport amatoriale - conclude Spano - è la chiave per incidere sull'eccessiva dipendenza da social network dei nostri giovani e una reale opportunità di socializzazione, nonché di confronto".