" 40,8 milioni di euro ammuffiscono da oltre un anno nei cassetti
della Giunta Pigliaru, mentre le imprese del settore turistico
attendono da cinque anni qualche azione a favore dell'incremento dei
flussi turistici. Un importo che è pari a oltre la metà dello
stanziamento per politiche turistiche previsto nella finanziaria
2019."
Ancora una volta il consigliere regionale Marco Tedde condanna gli
inammissibili ritardi del bando della destagionalizzazione pubblicato
a settembre del 2017, che avrebbe dovuto portare turisti e aumentare
la mobilità dei sardi tramite i tre aeroporti nei mesi finali del 2017
e fino ai primi mesi del 2018 attraverso varie forme di pubblicità e
marketing.
"Il bando -precisa Tedde- è giunto alla fine dell'iter procedurale,
con le compagnie aeree EasyJet, Iberia, Klm, Meridiana Fly, Volotea e
Vueling che avevano presentato offerte per la prima tranche da 10
milioni di euro. Non si capiscono i motivi dell'inammissibile ritardo.
Ma abbiamo la certezza -denuncia l'ex sindaco di Alghero- che anche
per quest'anno è sfumata la spendita di ingenti fondi per la
promozione nella bassa stagione, così com'è accaduto dalla fine del
2017 ad oggi."
Secondo Tedde a questi ritardi e alla perdita di voli, che ha
impoverito lo scorso anno lo scalo algherese di 349 mila passeggeri,
occorre sommare il fatto che purtroppo sono andati deserti i bandi
della destagionalizzazione dei lotti 13 e 15 che prevedevano la
promozione con circa 1,2 milioni di euro dei collegamenti di Alghero
con Amsterdam e Parigi.
"E' trascorso inutilmente tanto tempo che oramai gli operatori della
filiera turistica quasi disperano di poter vedere la spendita di
queste ingenti somme che avrebbero potuto costituire un importante
volano per la promozione dell'isola.
Nel frattempo il presidente
Pigliaru e l'assessore Argiolas sonnecchiano beatamente, in compagnia
dei sindaci di Alghero e Sassari che non si sono ancora accorti del
baratro in cui è precipitato l'aeroporto di Alghero a causa del
mancato varo del piano di incentivi al low cost e alla vendita al buio
della società di gestione. Ma fra tre mesi la sveglia gliela daranno
gli elettori sardi -chiude Tedde-."