Contro la riforma della rete ospedaliera voluta dalla Giunta Pigliaru
e supinamente accettata dalla stragrande maggioranza del Consiglio
regionale, che determina di fatto la chiusura di interi ospedali
periferici (La Maddalena, Ittiri, Thiesi, Bosa, Ghilarza, Sorgono,
etc.), la drastica riduzione dei posti letto e/o l’abolizione di
interi reparti degli ospedali pubblici sardi. In questi anni, nel nome
del risparmio e dei conti, abbiamo assistito al progressivo
impoverimento dell’offerta pubblica dei servizi sanitari. Interi
territori della nostra isola risentono della carenza di medici e
pediatri di base, gli ambulatori di igiene pubblica si diradano sempre
più, i presidi di primo soccorso sono destinati a ridursi
ulteriormente, la dilatazione delle liste d’attesa per le prestazioni
specialistiche e per gli esami strumentali ha raggiunto ormai tempi
inaccettabili.
Il diritto alla salute è continuamente messo in
discussione e con sempre maggiore frequenza una quota non indifferente
della popolazione rinuncia alle cure e alla prevenzione, il 14.6% dei
sardi contro il 4.9% della media nazionale. Il Nord Sardegna, già
penalizzato rispetto alla distribuzione dei servizi sanitari delle
restanti zone dell’isola, rischia un’ulteriore danno per effetto della
prossima apertura del Mater Olbia, ospedale con profitti privati ma
con costi milionari imputabili a spese pubbliche. Di fronte a questo
desolante e preoccupante orizzonte, AutodetermiNatzione dichiara la
sua ferma contrarietà all’intera riforma della Sanità sarda.
Riteniamo
che il diritto alla salute e al benessere vada difeso con politiche di
riconversione dei presidi sanitari territoriali e non con la loro
abolizione, con il rafforzamento dell’offerta dei servizi di
prevenzione quali la medicina specialistica e gli esami strumentali al
fine di ridurre le liste d’attesa e favorire l’accesso alle cure. Per
tale motivo invitiamo tutti a partecipare a Sit-in di protesta presso
le strutture ospedaliere a rischio di chiusura e/o forte
ridimensionamento nel nostro territorio, a cominciare dall’Ospedale di
Thiesi il giorno 17/11/2018 per poi proseguire nelle settimane
successive a Ozieri ed Alghero.