Il coordinatore provinciale Giovanni Ledda e il segretario cittadino
dell'Upc, Gianni Cherchi, intervengono sulla situazione
dell'aeroporto di Alghero.
"Da tempo ormai - affermano - si discute e si litiga sulla crisi
dell’aeroporto di Alghero, senza riuscire a trovare una soluzione
degna di questo nome che dia una migliore prospettiva di sviluppo al
nostro territorio, senza dimenticare che l’aeroporto di Alghero
“serve” non soltanto la vasta area metropolitana di Sassari ma anche
gran parte della provincia di Nuoro e di Oristano.
Non si può accettare che una parte consistente del territorio Sardo
sia ostaggio dell’incapacità politica, anche Europea, di trovare
rimedi efficaci al miglioramento della funzionalità operativa
dell’aeroporto di Alghero, di fondamentale importanza strategica per
lo sviluppo turistico del territorio, volàno principale dell’economia,
facendo di questo un argomento prioritario ed ineludibile, stimolando
qualsiasi iniziativa, pubblica o privata che sia, pur di ottenere il
risultato.
Al contrario, tutto tace, nonostante due dei tre aeroporti sardi
crescano in maniera esponenziale mentre il terzo, quello di Alghero,
retrocede inesorabilmente verso un declino che appare inarrestabile.
Si badi bene, per essere chiari, non ci interessano le “guerre” di
campanile, siamo felici del successo operativo di Cagliari e di Olbia
ma vorremmo che, anche Alghero, abbia la giusta considerazione che
merita.
In questa ottica ci chiediamo perché, dopo enormi investimenti
pubblici per la nuova aerostazione, si sia proceduto ad una
operazione, tutta politica, di “regalare” l’aeroporto ai privati,
ventilando un possibile rilancio che, dopo alcuni anni, non c’è stato.
Nel Mediterraneo ci sono località turistiche similari o inferiori alla
nostra, per esempio Palma di Majorca, dove insiste un aeroporto in cui
ogni minuto atterra o decolla un aereo, convogliando in detta località
un numero enorme di turisti, condizionando positivamente l’economia
locale. Per questo appare incredibile che Alghero non possa conseguire
risultati analoghi od almeno avvicinarsi ad essi.
Tutti devono fare fronte comune, Politici, Sindacati, Imprenditori e
Cittadini, per trovare le giuste soluzioni, investendo, non soltanto
economicamente, ma contribuendo con idee originali ed innovative per
il rilancio del trasporto aereo e marittimo, ad esempio rimborsando in
tutto od in parte il costo del viaggio ai turisti che soggiornano per
almeno una settimana nelle nostre strutture ricettive.
Per questo proponiamo un convegno-confronto, aperto a tutti gli
operatori commerciali e turistici, oltre che ai massimi responsabili
della politica locale e regionale.
Infine, a pochi mesi dalle Elezioni Europee, sarebbe il caso di
ricordare ai candidati Sardi - conclude la nota dell'Upa - che è
arrivato il momento di lottare per conseguire, finalmente, il
riconoscimento della peculiarità insulare della Sardegna, al fine di
ottenere una vera ed efficace continuità territoriale, annosa ed
estenuante “battaglia” combattuta da molti e finora vinta da nessuno.