Il WWF Sardegna esprime apprezzamento per l’azione di vigilanza e
repressione della raccolta abusiva del riccio di mare condotta dalla
Guardia Costiera di Alghero al comando del T.V. Roberto FRONTE.
L'associazione al contempo, manifesta preoccupazione per il prelievo
autorizzato triplicato nella stagione 2016/2017 all’interno dell’area
marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana di Alghero.
L’ultimo studio sullo stato di salute della specie nell’area marina
protetta di Capo Caccia-Isola Piana di Alghero risale al lontanissimo
2007.
Nei giorni scorsi, la Guardia Costiera di Alghero ha intercettato un
pescatore non professionista che deteneva nella propria barca da
diporto alcune ceste contenenti circa 750 esemplari di riccio di mare.
Accertata l’infrazione, gli uomini della Guardia Costiera, hanno
sequestrato il pescato e comminato al “bracconiere di ricci”
un’ammenda di mille euro.
Il Wwf Sardegna auspica l’intensificazione dell’attività della
Guardia Costiera finalizzata a contrastare la pesca illegale in quanto
gli stessi pescatori professionisti, in diverse occasioni, hanno
lanciato l’allarme per il rischio di estinzione del riccio, come pure
di altre specie ittiche che erano la ricchezza dei nostri mari, ma che
a causa della forte pressione di prelievo ha determinato la riduzione
drastica delle specie.
L'associazione ricorda che nella stagione 2017-2018 i 187 pescatori
sardi autorizzati possono raccogliere in una giornata un massimo di
2.000 esemplari a fronte dei 3.000 che erano consentiti nella passata
stagione; chi lavora dalla riva può raccoglierne massimo 1.000 (pari a
circa 2 ceste), a fronte dei precedenti 1.500.
Mentre la pesca
sportiva è consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con
una raccolta massima di 50 ricci al giorno.
E la raccolta si può effettuare dalla dalle 06.00 ale 13.00. Lo scopo
finale del WWF è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente
naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui
l’umanità possa vivere in armonia con la natura.
Il Wwf Sardegna coglie l’occasione per manifestare preoccupazione per
i dati che ha acquisito dall’ente gestore dell’area marina protetta di
Capo Caccia-Isola Piana di Alghero. Dalla comparazione dei dati
acquisiti risulta che nella stagione 2016/17 sono stati pescati 54.920
ricci a fronte di 18.400 prelevati nel 2015/16.
Preoccupa non soltanto che il numero di esemplari prelevati è
triplicato, ma che l’ultimo studio sullo stato di salute della specie
nell’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana di Alghero risale
al lontanissimo 2007. Viene quindi chiesta una urgente attività di
monitoraggio della specie per comprendere quale possa essere il
prelievo sostenibile del riccio di mare nell’area marina protetta di
Capo Caccia-Isola Piana di Alghero.