L'assessore dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria ha incontrato a
Cagliari una delegazione di rappresentanti delle associazioni di
apicoltori della Sardegna con cui ha esaminato le problematiche del
settore.
"La nostra idea di agricoltura sarda considera importanti tutti i
comparti, compreso quindi quello dell'apicoltura", ha subito osservato
l'assessore Caria, specificando che spesso mediaticamente, sugli
organi di informazione e sui social media, emergono maggiormente solo
alcuni comparti”.
Inoltre ha sottolineato: "Occorre individuare un percorso assieme,
parte pubblica e parte privata nonché università e centri di ricerca,
per utilizzare nel miglior modo possibile le risorse a disposizione".
Un’attenzione dimostrata anche dal fatto che la Giunta, a ottobre, ha
approvato l’integrazione finanziaria delle risorse per il comparto,
passando da 220mila euro della prima assegnazione, deliberata lo
scorso anno, a 520mila.
L’assessore Caria ha ascoltato le problematiche evidenziate dalle
associazioni, ma anche le idee e le proposte per fare in modo che il
comparto possa superare le criticità così da dare il massimo in
termini di produzioni di qualità e di occupazione. Il titolare
dell’Agricoltura, ricordando le difficoltà della presente annata,
dovute soprattutto alle numerose calamità che hanno investito la
Sardegna: prima fra tutte la siccità, ha quindi spiegato l’approccio
scelto.
“In tutti i comparti abbiamo optato per l’analisi delle filiere sotto
tutti i punti di vista: avere una fotografia chiara della realtà ci
permette di prendere decisioni corrette”, ha detto e ha quindi
aggiunto: “Quest’anno abbiamo messo in agricoltura ben 105 milioni di
euro ma non sarà una voce disponibile tutti gli anni.
Dobbiamo avere visioni più chiare, individuare vocazioni
territoriali, puntare sull'agricoltura di precisione per produrre con
la massima efficienza ed efficacia e considerare con maggiore forza il
tema dell'acqua specie quando non ci si trova in emergenza.
Questo approccio - ha precisato - va usato per tutti i comparti e
quindi anche per l'apicoltura su cui stiamo lavorando e a breve
presenteremo dei nuovi interventi.
Siamo ben consapevoli che la siccità e la riduzione delle produzioni
di miele non ha causato solo criticità ai produttori primari – ha
concluso l’esponente della Giunta Pigliaru – ma ha costretto l’intera
filiera della trasformazione, come quella dei dolciumi, ad acquistare
la materia prima fuori dalla Sardegna trasferendo economie importati
verso le aziende della Penisola o estere”.