Nella giornata di sabato 9 dicembre è prevista la protesta dei Vigili
del Fuoco, con quattro ore di sciopero nazionale, dalle 9 alle 13, in
tutta Italia, che vedrà coinvolti anche i caschi rossi di Sassari.
L'iniziativa è del Conapo, il sindacato autonomo che da tempo ha
sollevato il caso delle retribuzioni e delle pensioni dei Vigili del
Fuoco, comparandole con gli appartenenti alle Forze di Polizia,
rispetto ai quali “percepiscono 300 euro in meno ogni mese e sono
penalizzati anche dal punto di vista previdenziale”.
I Vigili del Fuoco di Sassari, insieme ai colleghi di tutta Italia,
invieranno al governo il forte segnale del loro malessere: chiedono
attenzione politica immediata nella legge di bilancio in discussione
in questi giorni in parlamento con stanziamenti di risorse finanziarie
specificatamente dedicate ai Vigili del Fuoco per equiparare il loro
trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi
dello Stato, ma anche più attenzione al personale in divisa per quanto
riguarda il contratto di lavoro e il riordino delle carriere perché
per il Conapo “bisogna differenziare chi indossa una divisa e chi fa
l’impiegato pubblico”.
"Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi
dello Stato - sottolineano i rappresentanti del primo sindacato
autonomo dei Vigili del Fuoco - e siamo impiegati nei servizi di
pronto intervento dal giorno dell' assunzione sino al giorno della
pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure
- spiega Pietro Nurra, segretario provinciale del Conapo di Sassari -
siamo il Corpo più bistrattato dallo Stato, nonostante mettiamo
costantemente a disposizione, come e più degli altri corpi, la nostra
vita per la sicurezza dei cittadini”.
Alla base della protesta anche la cronica carenza di pompieri
determinata dai tagli alle assunzioni. Per il Conapo: “mancano in
Italia circa 3 mila vigili del fuoco dai 32 mila previsti.
Il piano di
assunzioni straordinarie inserito dal governo nella legge di bilancio
ne recupera 1300 nei prossimi 5 anni, è una bella inversione di
tendenza rispetto ai tagli del passato, ma ha la grave criticità di
rimandare il grosso delle assunzioni troppo al futuro, infatti prevede
solo 50 assunzioni aggiuntive al turnover per il 2018 in tutta Italia,
troppo poche per pensare di far fronte adeguatamente alle nuove
emergenze dovute ai cambiamenti climatici, ai ripetuti terremoti, alle
alluvioni, ma anche agli incendi, specie dopo la soppressione del
Corpo Forestale dello Stato.
Anche in Sardegna la situazione non è da meno, mancano circa 150
operativi di cui una cinquantina nella sola Sassari dall’organico
previsto, da sempre il Comando e’ sottodimensionato per specificita’
territoriali e componenti specialistiche ”.
In aggiunta mancano altre
mancano altri 30 uomini solo per l’apertura del distaccamento di Bono,
nel quale interviene la squadra di Ozieri con un ora di percorrenza
stradale, e altre 14 unità per il Nucleo sommozzatori al fine di
garantire il soccorso subacqueo durante l’arco notturno(attualmente
interviene Cagliari con circa 4 ore di percorrenza stradale).
Manca oltre il 70 per cento del personale amministrativo che pur non
svolgendo direttamente attività di soccorso espleta le attività
amministrative e logistiche correlate.
“I politici – aggiunge il segretario generale Conapo Antonio Brizzi -
si ricordano di noi solo durante le emergenze per sfruttare la nostra
popolarità ma ci dimenticano sistematicamente quando chiediamo di
darci la stessa dignità retributiva e pensionistica degli altri corpi,
siamo a fine legislatura, qualche piccola attenzione c’è stata, ma
continuiamo ad essere trattati come un corpo di serie B e nella legge
di bilancio non ci sono misure adeguate a risolvere questa situazione.
Con lo sciopero nazionale i pompieri del Conapo chiamano in causa
direttamente il premier Gentiloni e i ministri Padoan, Minniti e
Madia, ma anche a tutti i politici di maggioranza e opposizione perché
i vigili del fuoco e la sicurezza sono di tutti e necessitano di
impegno bipartisan”. Il Conapo fa sapere che lo sciopero è nazionale
ed interesserà tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
comprese le sedi aeroportuali e coinvolgerà tutto il personale
dipendente, escluse le regioni Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige che
dispongono di corpi regionali e provinciali dei Vigili del Fuoco. Per
quanto riguarda.
A Sassari saranno interessate dallo sciopero la Sede
Centrale e tutti i distaccamenti terrestri e aeroporti inclusi, i
nuclei specialistici, Reparto Volo, nucleo SMZT distaccamento portuale
e telecomunicazioni. I Vigili del Fuoco del Conapo informano che
durante l'azione di sciopero, saranno comunque garantiti tutti i
servizi di soccorso pubblico alla popolazione, i servizi pubblici
essenziali ed i servizi di trasporto aereo, come previsto dalle norme
che regolamentano gli scioperi di settore.