Legalizzazione della cannabis: il caso dello Stato del Colorado

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  Il dibattito tra chi è favorevole e chi nettamente contrario alla legalizzazione dell’uso della cannabis a scopo ricreativo è sempre più acceso. Considerata una follia da molti, soprattutto tra gli educatori e chi lavora nel campo del recupero e riabilitazione dei tossicodipendenti, altri vedono la proposta come la panacea per risolvere i problemi dello spaccio, rivitalizzando allo stesso tempo le casse dell’erario grazie al gettito fiscale che ne deriverebbe.

   Senza criminalizzare nessuno, né arroccarsi su un mero e sterile proibizionismo, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, intendono far parlare i fatti e portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’esperienza di alcuni degli stati, come il Colorado negli U.S.A. dove la liberalizzazione è in vigore da cinque anni, un tempo sufficiente, quindi, per poter fare un bilancio a 360° degli effetti “positivi” e negativi della liberalizzazione.

   Dati ufficiali resi noti dai vari ministeri competenti, comunicano che se da una parte, come si poteva facilmente prevedere, si riscontra un boom delle entrate fiscali rimpinguando sensibilmente le casse dell’erario e un forte aumento dei lavoratori occupati nelle aziende che coltivano e commercializzano la cannabis, dall’altra, uno studio scientifico effettuato nel 2018, dichiara che nello stato del Colorado, il 79% dei ragazzi under 21 fa uso giornaliero di marijuana contro il 50% del 2009 e negli ultimi cinque anni sono raddoppiati gli incidenti stradali mortali dove almeno uno dei conducenti è risultato positivo al test per la marijuana, spesso in abbinamento ad alcol o altre sostanze psicoattive.

   Uno studio del 2017 ha verificato che rispetto al periodo pre-legalizzazione sono quintuplicate le visite al pronto soccorso per malattie mentali collegate al consumo di marijuana, mentre i medici in servizio nei presidi di emergenza hanno rilevato una forte crescita dei casi di allucinazioni e disorientamento. La domanda sorge spontanea: a fronte di un aumento delle entrate fiscali, quanto spende lo stato per curare i “nuovi” malati psichiatrici? Quanto vale una vita umana uccisa da uno che “per divertirsi o rilassarsi” si è fatto la canna e poi irresponsabilmente si è messo alla guida causando una strage?

   Per definizione nei dizionari italiani è da considerarsi droga “qualsiasi sostanza che, se assunta, può causare un cambiamento nelle facoltà fisiche e mentali” non importa quanto “leggera” o “pesante”. Sicuramente, in quanto tale, da evitare. Ci sarà un motivo se gli stessi consumatori abituali, quelli più “responsabili”, dichiarano che preferiscono non mettersi alla guida dopo essersi fatto una canna. Altro aspetto da non trascurare è il fatto che tutti coloro che sono passati alle droghe pesanti hanno iniziato con il fumo tra amici. Ciò non significa che tutti coloro che fanno uso di marijuana, in seguito faranno uso di cocaina o eroina. Per quanto non paragonabile ad altre droghe come cocaina ed eroina, è scientificamente provato che la cannabis può alterare la visio, l’equilibrio fisico e mentale, la memoria, provocare l’aumento del battito cardiaco, può causare attacchi di panico e ansia.

   E si potrebbe continuare con altri effetti dannosi, anche gravi, come quelli provocati al feto nei casi di donne che ne fanno uso nel periodo della gravidanza. “L’istruzione è l’arma più efficace nella guerra contro la droga” scriveva il filosofo L. Ron Hubbard. Consumatori ed ex consumatori dichiarano che se avessero conosciuto la verità non sarebbero cascati nella rete degli spacciatori. Più che di legalizzazione i volontari di Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology preferiscono parlare di istruzione e di responsabilizzazione dei ragazzi, affinché siano messi in grado di scegliere liberamente e con piena conoscenza se farne uso o no.

  Per questo anche questa settimana migliaia di libretti con la verità sulla droga saranno distribuiti dai volontari nelle piazze e spiagge di Cagliari ed Arzachena e nelle strade del centro di Nuoro, per informare i ragazzi e divulgare il messaggio di vivere liberi dalla droga. La conoscenza della verità allontana i giovani dalla droga, è un dovere di tutti adoperarsi affinché sia divulgata. Poi ad ognuno il potere di scelta del proprio futuro. Info: www.cagliariliberadalladroga.com