Questa mattina, il legale della GECO, l'avvocato Danilo Mattana, ha
depositato una richiesta di riesame al Tribunale di Oristano per una
nuova valutazione rispetto a quanto disposto dal GIP che nei giorni
scorsi ha disposto il sequestro dell'impianto.
Il difensore
dell'azienda di Magomadas ha inoltre presentato un’istanza al
Pubblico Ministero per il dissequestro dell’impianto di lavorazione
degli inerti dal momento che è attivo dal 2003 e non è in alcun modo
collegato con la lavorazione dei fanghi e con la produzione
dell’ammendante.
Altra richiesta quella di poter accedere agli uffici
e portare avanti le pratiche amministrative, inoltre è stato richiesto
ancora di garantire l’accesso della vigilanza e sono state presentate
ulteriori istanze più tecniche per ridurre al minimo l’usura
dell’impianto e dei materiali attualmente presenti.
Il contenziosi in atto sta determinando forti tensioni di ordine
sociale in quanto la chiusura dell'impianto provoca ricadute sociali
piuttosto serie per 150 lavoratori, tra personale alle dipendenze
dirette e quello dell'indotto.