La truffa della green energia: è un crimine di natura - WWF parte civile

-
Il Wwf esprime grande apprezzamento per l’opera d’indagine svolta dalla Guardia di finanza che ipotizzata una maxi truffa di 11 milioni di euro allo Stato da una società di comodo con sede in Sardegna che, in circa due anni, avrebbe rivenduto certificati bianchi ottenuti dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), esibendo false attestazioni.
I certificati bianchi dell’autorità statale Gse sono il principale strumento di sostegno all'efficienza energetica in Italia, essi attestano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell'efficienza energetica.
Un certificato equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP), ne consegue che attraverso questa strategia si contribuisce a contrastare il cambiamento climatico.

Il Wwf, per questi motivi, apprezza particolarmente il lavoro svolto dalla Guardia di finanza di Sassari guidata dal colonnello Giuseppe Cavallaro e dal colonnello Paolo Masciocchi, comandante del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Sassari coordinato dal procuratore capo Gregorio Capasso con i sostituti Luciano Tarditi e Nadia La Femina della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.

“Questa importante indagine della Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha fatto emergere un grave - perché questi strumenti finanziari sono destinati a combattere i cambiamenti climatici” - ha commentato Carmelo Spada delegato del Wwf Italia per la Sardegna.

“Stando alle ipotesi accusatorie dei Magistrati - ha continuato l’esponente del Wwf - che ha portato al sequestro di 11 milioni di euro per false fatture e false attestazioni per lavori di efficientamento energetico mai eseguiti in molti edifici di ignari condomini costituisce un danno non solo a tutti i cittadini, ma anche all’ambiente e al contrasto al cambiamento climatico per le presenti e future generazioni”.
“Il Wwf per questi motivi quando si andrà a processo, valuterà l’ipotesi di costituirsi parte civile”.