È stata attivata nei giorni scorsi al secondo piano della palazzina
di Malattie infettive. L'obiettivo, con questa apertura, è garantire
cure immediate ai pazienti e, al tempo stesso, sottoporli a ulteriori
accertamenti che consentano di definire l'eziologia della loro
malattia. Un'operazione che consente la minor circolazione possibile
di degenti potenzialmente infettanti nei reparti degli ospedali.
Questi pazienti vengono ora ospitati all'interno della Clinica
Malattie Infettive, dove sono stati messi a disposizione 10 posti
letto in stanze singole, con anche una postazione per paziente
critico. Qui vengono ospitati quei pazienti che arrivano dal
pre-triage del Pronto Soccorso o da un reparto Covid free e vengono
considerati casi sospetti. Da qui, se appurata la positività o la
negatività al Covid 19, i pazienti vengono indirizzati nei reparti
adeguati.
E così se positivi, in base allo stadio clinico della loro malattia, i
pazienti vengono gestiti o nei due reparti Covid Aou (Malattie
infettive o Rianimazione), oppure indirizzati nelle strutture di
supporto esterno (Policlinico e Mater Olbia).
Quindi se negativi
potranno essere trasferiti nei reparti adeguati alla loro patologia.
«L'apertura di questo nuovo reparto – afferma il direttore della
Clinica Malattie Infettive, professor Sergio Babudieri – rappresenta
la soluzione all'esigenza di ridurre al massimo la possibilità di
trasmissione del Coronavirus all'interno degli altri reparti
dell'ospedale. Una sorta di area protetta che ci consente di assistere
i pazienti da subito e in maniera adeguata, nell'attesa di capire con
ulteriori accertamenti biologici la causa reale della malattia».
«Questo percorso – spiega il commissario dell'Aou Giovanni Maria Soro
– può rappresentare il primo passo verso la ripresa dei livelli di
attività programmate in modo sicuro e protetto, così da dare risposte
ai bisogni della popolazione».
Una prima risposta in questo senso, intanto, l'Aou di Sassari l'ha
data sempre nei giorni scorsi con la ripresa dell'attività
assistenziale del reparto di Neurologia, al primo piano del palazzo
Clemente. Il reparto, a marzo scorso, era stato accorpato con l'unità
operativa di Otorinolaringoiatria per potenziare le strutture deputate
a fronteggiare l'emergenza Covid-19.
L'attività di ricovero, al momento, sarà limitata alle sole patologie
urgenti e indifferibili.