"Siamo alla vigilia di Natale e, sorprendente quanto un classico
presepio, la Giunta Solinas scodella la sua proposta di legge
regionale per riprendere a cementificare le coste della Sardegna ".
Lo sostiene una nota del Gurppo di Intervento Giuridico che commenta i
nuovi provvedimenti di natura urbanistica adottati dalla Giunta
Solinas.
"Non comprendono - aggiunge GriG - proprio la differenza fra cemento
e turismo e così intrattengono il loro pubblico votante.
Cazzuola e mattoni, indipendentismo d’obbedienza leghista, al massimo
un pizzico di disinvoltura di matrice berlusconiana, l’orizzonte
politico è quello.
Non possiamo che confermare che non ce ne può importare di meno.
A beneficio di qualche sprovveduto facile agli entusiasmi edilizi,
ancora una volta poche cose, ma chiare.
Normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi
non derogabili, previsti dalla normativa nazionale (decreto
legislativo n. 4272004 e s.m.i.) in attuazione dei principi
costituzionali (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s), mentre il piano
paesaggistico dev’essere predisposto in collaborazione (c.d.
copianificazione) con il Ministero per i beni e attività culturali,
come da giurisprudenza costituzionale costante. Ricordiamo che siamo riusciti a far annullare (1998, 2013) dai Giudici
amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che
tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo
contribuito ad affossare il tentativo dell’Amministrazione regionale
Cappellacci di stravolgere il P.P.R. (2013-2014), abbiamo contribuito
a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica
proposte dalla Giunta Pigliaru (2018).
Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del
territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le
coste.
C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa
". La nota conclude con un vero e proprio monito : "Volete ancora
provarci? Avrete la risposta adeguata ".