In occasione della XIII Giornata europea Contro la Tratta, il 18
ottobre, dalle 15 alle 19, la Congregazione Figlie della Carità, in
collaborazione del Comune di Sassari, ha organizzato in piazza
Castello uno stand informativo sulla Tratta degli esseri umani. Sarà
uno spazio per creare un contatto diretto con la cittadinanza per
informare e far riflettere sul fenomeno della tratta. Sarà distribuito
materiale divulgativo a cura degli operatori del Progetto Elen Joy
dedicato al supporto alle vittime di tratta e una shopping bag
personalizzata per l’evento, con il materiale che illustra i servizi
offerti sia a livello territoriale sia nazionale.
Al suo interno ci
sarà inoltre un oggetto creato da un gruppo di donne beneficiarie del
Progetto, durante un laboratorio.
Elen Joy è uno dei 21 percorsi italiani accreditati dal Dipartimento
per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri in
cui la Congregazione riveste un duplice ruolo di soggetto proponente e
attuatore dal 2003. Il Comune di Sassari è partner attivo del progetto
da diversi anni. Ruolo dell'Amministrazione è collaborare per il
rafforzamento della rete territoriale del progetto; segnalare
cittadini e cittadine stranieri in condizione di vulnerabilità e
rischio e inviare allo sportello anti tratta i casi già riconosciuti
come vittime. Il Comune lavora al fianco della Congregazione anche con
uno scambio di informazioni continuo sulle possibilità di fuoriuscita
dalle condizioni di coercizione e sfruttamento di adulti e minori
vittime di tratta, con la richiesta di colloqui di consulenza e
valutazione delle condizioni necessarie per gli interventi di sostegno
previsti dalla legge.
La tratta per lo sfruttamento di esseri umani è un fenomeno sempre più
complesso e diversificato presente anche in Sardegna, spiega la
Congregazione Figlie della Carità. In tutta Italia esiste il Numero
Verde Antitratta 800290290, anonimo, gratuito e attivo 24 ore su 24
ogni giorno dell’anno, a cui si possono rivolgere le potenziali
vittime di tratta e sfruttamento per chiedere aiuto, ma anche privati
cittadini, forze dell’ordine, rappresentanti di enti pubblici o
privati che sono a conoscenza di casi di sfruttamento e abusi.