Il gruppo dei Progressisti in consiglio regionale interviene con una
nota a proposito della programmazione urbanistica.
" La gestione del territorio - affermano - riguarda tutti: cittadini,
pubbliche amministrazioni, organizzazioni e imprese sociali ed
economiche. Eppure quando si parla di questi temi, due sembrano essere
i chiodi fissi per il centrodestra, da sempre: gli interventi
edificatori nella fascia costiera e la diminuzione del lotto minimo
per l’edificazione in agro.
Noi non siamo d’accordo.
L’inedificabilità della fascia dei 300 metri dal mare e delle fasce di
rispetto dei parchi e delle zone umide, dei beni culturali e degli
usici civici, garantite oggi da interventi legislativi regionali e
nazionali non è un tema che può essere rinegoziato. I limiti sono
politici e anche tecnici, data la palese incompatibilità delle norme
proposte dalla maggioranza con il codice Urbani: le norme derogatorie
di cui parlano sono destinate, lo sanno anche i proponenti, a essere
impugnate dal Governo e dalla Corte Costituzionale e a essere
nient’altro che uno spot elettorale.
Allo stesso modo, riteniamo che la diminuzione del lotto minimo,
decisione che consentirebbe l’edificazione indiscriminata nelle
campagne, sia una vera misura di contro-sviluppo.
Servirebbero iniziative forti per la valorizzazione dell’agro, per la
tutela dello stesso come centro nevralgico di valorizzazione delle
economie e delle produzioni locali. Per il sostegno e l’avvio di nuove
attività agricole, investendo su innovazione e alta qualità.
Di fronte a queste sfide moderne la maggioranza risponde con soluzioni
vecchie e dannose: la possibilità di trasformare suolo agricolo in
aree edificabili diminuendo la superficie minima per l’edificazione al
punto da disincentivare ogni attività economica di tipo agricolo.
Uno “sviluppo”, quello che hanno in testa, che priverebbe il futuro
dell’isola di una risorsa inestimabile e che farebbe gravare sulle
casse pubbliche oneri insostenibili relativi alla necessità di
garantire, in quei luoghi, urbanizzazioni, sicurezza e servizi.
Altre sono le urgenze. Serve confermare il ruolo centrale del sistema
delle autonomie nel governo del territorio in coerenza con il PPR, che
deve essere completato anche per le zone interne. È necessario evitare
e superare le incoerenze e le resistenze alla definizione della
pianificazione comunale in modo da evitare contenziosi. Occorre
includere misure orientate alla bonifica dei territori compromessi che
avviino la risoluzione di un’emergenza che interessa le persone, i
luoghi e l’ambiente.
Il confronto sullo sviluppo possibile della nostra terra e sugli
strumenti urbanistici più adatti a garantirlo non può chiudersi
all’interno del Consiglio regionale Su questi temi il gruppo dei
“Progressisti” attiverà momenti pubblici di dibattito, il primo dei
quali sarà il 25 ottobre a Cagliari (ore 17,30 al Teatro Intrepidi
Monelli, Viale Sant'Avendrace n.100).