Nell’ambito di un’operazione di polizia marittima all’interno dell’Area Marina
Protetta dell’Asinara, la Guardia Costiera di Porto Torres ha sventato
un’attività di pesca di frodo perpetrata da due subacquei sportivi,
che sono
stati denunciati, multati e privati delle loro attrezzature, poste
sotto sequestro penale.
La scorsa notte, infatti, un’unità navale della Guardia Costiera turritana,
specializzata nel contrasto alla pesca illegale, durante l’attività di
pattugliamento ha
intercettato un gommone con due persone impegnate in una battuta di pesca con
canna nello specchio acqueo antistante Punta Scorno dell’Asinara,
ricompreso nella
Zona “B” (riserva parziale) dell’Area Marina Protetta.
Alla vista dei militari, i pescatori abusivi hanno cercato di farla
franca gettando a
mare il prodotto pescato, ma sono stati traditi dalla stessa tecnica
di pesca utilizzata,
che ha lasciato a galla il prodotto ittico proprio nelle vicinanze del gommone.
Il “Vertical jigging”, infatti, è una tecnica di pesca con canna ed
esca artificiale che
consente di catturare pesci pregiati a grandi profondità e farli
risalire velocemente,
motivo per cui gli esemplari presi all’amo subiscono una fuoriuscita
delle vescica
natatoria e rimangono a galla.
Gli “abusivi”, dunque, sono stati immediatamente bloccati ed il prodotto ittico
recuperato e posto sotto sequestro penale unitamente all’attrezzatura
utilizzata,
mentre i pescatori, peraltro già noti alla Guardia Costiera per altri
sequestri recenti,
sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Sassari per aver
violato il divieto di pesca
all’interno del sito marino protetto.
Il prodotto ittico sequestrato ammonta a circa 50 Kg di pregiate
specie ittiche, tra
le quali cernie, di cui una di 12 kg., e dentici, per un valore
complessivo stimato di
circa 1000 euro.
Il pescato, purtroppo non rigettabile in mare per le lesioni subite durante la
cattura, è stato sottoposto ai controlli del veterinario di turno
della A.S.L. di Sassari
che, in esito alla visita effettuata, lo ha giudicato fresco e quindi
idoneo al consumo
umano.
Pertanto, al fine di evitare la distruzione di prodotto ittico fresco
e garantirne la
consumazione da parte di persone bisognose, il Comando della
Capitaneria di porto
ha disposto la donazione in beneficienza del pesce sequestrato
all’Associazione di
volontariato MIRADE Onlus di Porto Torres.
Il Capitano di Fregata (CP) Emilio DEL SANTO, Comandante della Capitaneria di
porto di Porto Torres rende noto che l’attività di Polizia Marittima
finalizzata al
contrasto della pesca illegale nel litorale di giurisdizione ed, in
particolare, nell’Area
Marina Protetta dell’Asinara, continuerà in maniera costante, sia con
attività di
pattugliamento che con attività mirata, al fine di tutelare le specie
ittiche presenti e i
delicati ecosistemi marini.