Gli studi di prefattibilità sulla nuova tratta ferroviaria Nuoro-Olbia
e sull’elettrificazione della dorsale ferroviaria saranno conclusi
rispettivamente entro la fine dell’anno in corso ed entro il 2020.
Prendono dunque consistenza le osservazioni presentate dal
sottoscritto, in commissione Trasporti, sul contratto di programma
Rfi-Stato 2017-2021-parte investimenti.
La notizia è stata fornita direttamente dai vertici regionali sardi di
Rfi nel corso dell’incontro tenutosi a Olbia con il ministro dei
Trasporti, Danilo Toninelli. In quella stessa sede, l’assessore
regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, ha annunciato di aver chiesto
ufficialmente a Rfi di acquisire la tratta a scartamento ridotto
Macomer-Nuoro, gestita da Arst, che potrà dunque diventare a
scartamento ordinario.
Ciò consentirà di venire incontro alle
richieste pressanti della popolazione dell’unico capoluogo di
provincia italiano in cui Trenitalia non è presente. Si tratta di un
passo avanti importante per lo sviluppo della mobilità, per l’economia
turistica e per la lotta contro lo spopolamento delle zone interne. La
Sardegna ha necessità di ammodernare la sua rete ferroviaria,
realizzata alla fine del 1800, non elettrificata e quasi interamente a
binario unico. Non bastano, dunque, gli attuali lavori sul tracciato,
destinati ad accorciare i tempi di percorrenza.
E’ necessario mettersi al passo con il resto d’Italia, dire addio alle
locomotive diesel e puntare su forme più moderne e sostenibili di
alimentazione dei treni, spingere per l’interconnessione con i porti e
gli aeroporti.
Per collegare l’aeroporto di Olbia alla rete
ferroviaria è stato stanziato un milione di euro.
Occorrerà vigilare affinché l’opera venga realizzata nel minor tempo
possibile e spingere affinché anche l’aeroporto di Alghero-Fertilia
possa essere collegato alla rete ferroviaria, in modo da completare lo
schema di interconnessione, come espressamente richiesto nelle
osservazioni al contratto di programma approvato da Rfi e Mit.
Nardo Marino , parlamentare di Cinquestelle