Non molla la presa il "turista" fai da te che ha individuato il
lungomare Barcellona ad Alghero quale sede delle sue vacanze. Ha
prenotato una comoda panchina, un paio di palme che fanno ombra, e ha
trasferito tutto l'equipaggiamento da clochard sulla celebrata rambla
di marca catalana.
Suppellettili, vettovaglie, attrezzi, bottiglie, tutto ciò che è
necessario portare con se quando si va in ferie, sono regolarmente
esposti in veste promozionale per i passanti e i tanti turisti che
transitano in quel tratto per raggiungere gli alberghi sulla litoranea
del Lido.
Non si è ancora capito se questa estemporanea presenza sia
da interpretare come una protesta v erso l'istituzione locale e il
sistema turistico algherese più in generale, visto che da queste parti
non si realizza da anni un solo posto letto e quindi l'alternativa
pare essere un accompamento sul lungomare.
Se questo è il problema vale la pena suggerire all'ospite con
panchina soggiorno con vista Capo Caccia che a oriente della Sardegna,
i posti letto si realizzano, come testimonia l'estate boom che quelle
zone stanno vivendo. E' vero che Alghero ha inventato il turismo, ma
erano altri tempi, altri uomini.
Incuriosisce però che da queste parti per qualche centimetro di
tavolini fuori concessione scoppia la guerra, si chiudono i locali.
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