Approvate nella seduta della Giunta le linee guida del nuovo sistema
di continuità territoriale aerea e la proroga dell’attuale regime sino
al 30 marzo prossimo.
Su proposta dell’assessore Carlo Careddu, l’esecutivo ha adottato i
contenuti dello studio del Cirem (Centro di ricerche economiche e
mobilità delle Università di Cagliari e di Sassari) che saranno
inviati come base conoscitiva e discussi durante la conferenza dei
servizi che si terrà giovedì prossimo a Roma.
“Dopodomani in quella sede – dice l’assessore Careddu –, alla
presenza di Ministero, Regione ed Enac, saranno quindi esaminate le
proposte varate oggi e definitivamente determinati i nuovi oneri di
servizio pubblico che dovranno garantire il diritto alla mobilità dei
residenti e l’accessibilità all’isola. Raggiungeremo questo obiettivo,
come impongono le norme, attraverso collegamenti aerei di linea minimi
rispondenti a determinati criteri di continuità, regolarità,
tariffazione e capacità, su rotte essenziali per lo sviluppo economico
e sociale della Sardegna”.
Il cronoprogramma stabilito dai tempi tecnici del bando europeo,
prevede l’inizio del nuovo sistema di continuità territoriale il 31
marzo 2019, pertanto l’assessorato dei Trasporti disporrà la proroga
degli attuali servizi aerei onerati fino al 30 marzo del prossimo
anno, in base al Decreto ministeriale 25 ottobre 2017 numero 468. “In
questo modo evitiamo l’interruzione dei voli a tariffa agevolata –
continua Careddu – fornendo necessarie e ulteriori garanzie ai
viaggiatori e a tutti gli operatori economici interessati”.
Lo studio Cirem ha tenuto conto che in alcune situazioni particolari,
come quella del periodo estivo, si rende necessario incrementare le
frequenze e i posti offerti per soddisfare la domanda dei residenti
che hanno comportamenti di viaggio obbligatori e sistematici per
motivi di lavoro, studio e di salute. In caso contrario i sardi si
troverebbero impossibilitati a viaggiare a causa della forte domanda
dei passeggeri non residenti.
Pertanto, nei mesi in cui si verifica questa situazione, il
dimensionamento dell’offerta si è basato non solo sulla domanda totale
di passeggeri che si stima abbia necessità di utilizzare i servizi
onerati, ma anche e soprattutto sulla necessità di garantire
continuità e certezza degli spostamenti ai residenti in Sardegna. In
tal modo si dimostra che il dimensionamento dell’offerta proposto
garantisce l’esistenza di un livello minimo di servizio, specie ai
residenti, ovvero l’accesso ai cosiddetti servizi “di cittadinanza”
nazionale, istruzione, sanità, lavoro, mobilità, in tutti i mesi
dell’anno, con la stessa qualità, specie nei periodi di punta.
Riguardo al sistema tariffario, viste le indicazioni della
Commissione europea contenute nella lettera dell’11 ottobre 2017, la
Regione suggerisce una netta differenziazione tra residenti e non
residenti. Inoltre, l’effetto combinato della modifica del sistema
tariffario e della riduzione delle frequenze, ha comportato una
sensibile riduzione del finanziamento pubblico così come auspicato
dalla stessa Commissione.
La riserva di due posti per motivi sanitari fino alle 48 ore
precedenti la partenza del volo e solamente sul primo volo in uscita e
ultimo volo in rientro, sebbene fortemente contestata dalla
Commissione europea, risponde alla importante e sempre crescente
domanda di mobilità sanitaria proveniente dalla popolazione; si
ritiene perciò che non sia sproporzionata né sia d'altronde
suscettibile di influenzare il mercato.
Le rotte ritenute essenziali sono quelle verso gli aeroporti di Roma
Fiumicino e di Milano Linate.
Nel primo caso perché si tratta del principale hub nazionale e
internazionale italiano, in cui sono transitati nel 2017 quasi 41
milioni di passeggeri, di cui il 28% verso destinazioni nazionali e il
resto verso destinazioni internazionali. Qui si attestano il maggior
numero e la più diversificata tipologia di compagnie aeree.
Inoltre, l’aeroporto di Fiumicino risulta di gran lunga quello che
offre i migliori servizi di trasporto diretti, frequenti, continui,
capillari e connessi per l’accesso non solo al centro città ed alla
stazione centrale Termini ma anche ad altri luoghi di interesse e del
sistema ferroviario del contesto urbano e metropolitano, sia in treno
sia in autobus.
Linate, invece, risulta anche in questo caso lo scalo più funzionale
per accedere alla città e alla stazione Centrale di Milano, da cui,
attraverso i servizi ferroviari ad alta velocità, è possibile
raggiungere rapidamente i principali capoluoghi del nord Italia.