La Federcamping Sardegna denuncia per diffamazione il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta - Ha definito i camping "favelas"

-
  FAITA FederCamping Sardegna, nella persona del Presidente Giuseppe Vacca, ha presentato questa mattina un procedimento di denuncia / querela contro Pietro Francesco Zanchetta. Zanchetta, infatti, in quanto membro del Consiglio Regionale, è intervenuto mercoledì 4 Luglio, nel corso della discussione che ha portato alla modifica della legge 16-2017 “norme in materia di turismo”. Ha sostenuto l’emendamento aggiuntivo proposto dal consigliere Usula di modifica dell’art. 15 comma 1, contenente la proposta di riportare dal 35% al 25% la possibilità di installazione di case mobili (mobil house) con riferimento alla capacità ricettiva delle strutture all’aria aperta.

  Nel suo intervento, secondo quanto riferisce la nota di stampa della seduta, ha affermato annunciando il suo voto favorevole e chiedendo di poter apporre la propria firma all’emendamento, “mi sorprende che nonostante gli impegni della Giunta non siano state prese decisioni conseguenti per modificare una norma offensiva di un modello di turismo che vogliamo darci e non contempla la presenza di favelas fronte mare”. Sempre Zanchetta, in un’intervista del 2 agosto del 2017 a La Nuova Sardegna, si era già riferito, in senso diffamatorio, alle strutture ricettive legittimamente autorizzate all’installazione delle case mobili affermando “i campeggi occupano alcune delle zone di bellezza paesaggistica della Sardegna: la legge li premia con il 35% di spazi per il posizionamento di casette prefabbricate.

  Si è passati dal 25% al 35% senza tenere conto degli effetti negativi di queste graziose favelas delle vacanze che occupano le nostre migliori zone costiere”. L’installazione delle strutture ricettive dell’aria aperta è consentita, come tutte le strutture alberghiere, dai piani regolatori comunali, dall’edilizia privata e da tutti gli uffici regionali di urbanistica, ambiente e tutela del paesaggio preposti all’esame dei progetti con conseguente rilascio delle relative autorizzazioni. Il termine “favelas”, utilizzato dal consigliere regionale, comporta un danno anche di immagine per le strutture regolarmente autorizzate.

  Con il termine portoghese “favelas” si indicano, infatti, le baraccopoli brasiliane costruite generalmente alla periferia delle maggiori città, con abitazioni realizzate con diversi materiali, prevalentemente scarti recuperati tra i rifiuti, con coperture in eternit; quindi, un insieme di abitazioni carenti di mezzi igienici fino a diventare immensi agglomerati che urbanisti ed antropologi hanno definito “città informale” per l’assenza di pianificazione urbana, la precarietà dell’habitat, la forte densità di popolazione, l’assenza o insufficienza d’infrastrutture, l’occupazione illegale dei terreni, la mancanza di ogni tipo di educazione e organizzazione, povertà, marginalizzazione e insicurezza, l’alto tasso di delinquenza e il traffico di sostanze stupefacenti. Il termine, volutamente e miratamente usato e ripetuto più di una volta dal consigliere Zanchetta, affermando tra l’altro l’occupazione delle coste, ha dato un’immagine di illegalità e di precarietà urbanistica delle strutture sarde dell’aria aperta, pur sapendo essere tutte autorizzate e conformi ad ogni disposizione vigente e giudicate da molti tour operator tra le migliori in Italia.

  “Alla luce di tutto ciò - dichiara Giuseppe Vacca, Presidente Regionale di FAITA FederCamping Sardegna - abbiamo avviato questo procedimento legale, dato il reato di diffamazione realizzato sia a mezzo stampa che nella discussione in ambito consiliare. Ci dispiace soltanto che chi dovrebbe valorizzare le imprese ricettive sarde all’aria aperta continui - prosegue il Presidente Vacca - a parlare male e a diffamare senza aver probabilmente mai visitato una delle nostre strutture. Abbiamo sempre dialogato con chi vuole confrontarsi con la nostra realtà, ma non possiamo accettare e condividere questo modo assurdo di rapportarsi. Il nostro settore è e può diventare ancora di più strategico per la crescita dei flussi turistici nella nostra Regione”.